Yara, la madre di Bossetti: «So che mio figlio è innocente»
«Lotto, combatto, perché so che mio figlio è innocente»: alla vigilia del processo davanti alla Corte d'Assise d'appello di Brescia per il giudizio di secondo grado a Massimo Bossetti, Ester Arzuffi torna a difendere suo figlio in un'intervista a «Il Giorno».
La mamma di Bossetti, condannato all'ergastolo in primo grado per l'omicidio di Yara Gambirasio, si dice sicura che la condanna non verrà confermata: «Non ci penso minimamente. È fuori da ogni mio pensiero. L'assassino non è Massimo. L'assassino è fuori. Non è Massimo».
Per la signora Arzuffi «soltanto con il Dna uscirà la verità. È troppo facile dire: è lui, è Massimo Bossetti. Sono tre anni che Massimo è dentro e sono tre anni che chiede la ripetizione dell'esame. Lo chiede Massimo, lo chiediamo noi. Perché non lo fanno? Di cosa hanno paura? Vogliamo chiarezza. Si fa in fretta a condannare. Bisogna valutare tutto. Ci sono tante incongruenze». Quali? «Per esempio ci sono tanti altri Dna».
Di suo figlio dice che oggi è «molto stanco, stanchissimo. Però è molto forte, combattivo. Pensa ai figli. Vuole dimostrare ai figli che il papà non c'entra niente, che è la verità».
La sua verità su Guerinoni è una sola: «Con mio marito dicevamo una cosa: sono i nostri figli. Nostri e di nessun altro».
Per quanto riguarda i rapporti con la nuora Marita, moglie di Massimo, Arzuffi si limita a dire che «non è più come prima, ma non voglio giudicare. Ha tre figli, ha i suoi problemi. Io ho i miei».
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