Trump minimizza il Covid: «Come un'influenza»
Il Covid? «È come l'influenza, fa 100mila morti l'anno, ma non per questo chiudiamo il Paese. Dobbiamo conviverci, e in gran parte della popolazione è meno letale». Parola di Donald Trump che, dal seminterrato della Casa Bianca dove si trova in isolamento, lancia un chiaro messaggio agli americani: «Uscite di casa, non lasciatevi condizionare, non lasciate che il virus domini le vostre vite».
Parole che costringono Twitter a censurare il post, bollandolo come fonte di «informazione fuorviante e potenzialmente dannosa».
La nuova offensiva, tesa a minimizzare le conseguenze di una pandemia che negli Usa conta oltre 210 mila morti e più di 7 milioni di casi, era nell'aria fin dalle ultime ore del ricovero. Fin da quando, nella suite dell'ospedale militare dove è stato ricoverato per quattro giorni, il presidente americano ha organizzato nei dettagli il suo teatrale rientro a casa. L'ennesimo show teso a dare l'immagine di un leader forte, nonostante il contagio. Una volta sceso dall'elicottero presidenziale Trump, da attore consumato e rivolto verso le telecamere, con evidente gesto di sfida si è immediatamente tolto la mascherina bianca. E, dal portico che affaccia sul South Lawn della Casa Bianca, con sguardo solenne ha salutato il Marine One mentre si levava di nuovo in volo, tributandogli il saluto militare. Poi, sempre a viso scoperto, il rientro nel palazzo, senza tener conto del rischio per gli altri. E alla fine anche quel fiato corto mostrato dalle immagini, quello di un paziente che mostra ancora qualche difficoltà respiratoria, ha finito per regalare maggior pathos alla scena.
«È un irresponsabile», il coro unanime che si leva dal campo dei democratici, a partire dal candidato presidente Joe Biden e dalla speaker della Camera Nancy Pelosi. Anche tra i repubblicani serpeggia un certo malumore, come dopo il blitz organizzato nel weekend da The Donald per salutare i suoi fan fuori dal Walter Reed Medical Center. Un azzardo. Ma Trump, a dispetto dei dubbi espressi da molti dei suoi più stretti consiglieri e addirittura da una parte della famiglia, ancora una volta ha scelto di fare di testa sua e di giocare la carta più rischiosa. Una scommessa quasi disperata a meno da un mese dal voto, con Joe Biden che continua a volare nei sondaggi: secondo l'ultimo pubblicato dalla Cnn, il suo vantaggio è di 16 punti.
Secondo la media calcolata dal sito specializzato RealClearPoilitics il gap tra i due candidati è di oltre 9.
È una rincorsa che per ora il presidente è costretto a compiere in quarantena dal basement di una Casa Bianca fantasma, divenuta un vero e proprio focolaio con la gran parte dello staff che lavora da casa. Dallo Studio Ovale alla sala stampa regna un silenzio spettrale. L'ufficio provvisorio del Commander in Chief è sistemato nella Map Room, a fianco del reparto sanitario dove si trova il suo medico personale, Sean Conley. Lì Trump può lavorare e allo stesso tempo seguire le cure, nella speranza di sottoporsi al più presto a un tampone che lo dichiari libero dal Covid. «Mi sento bene e non vedo l'ora di fare il dibattito con Biden il 15 ottobre a Miami», ha twittato il presidente mostrando grande ottimismo. Del resto Conley nelle ultime ore ha spiegato come Trump al momento non mostrerebbe più i sintomi del virus. Intanto il presidente, impossibilitato a muoversi, medita un discorso alla nazione, ma nel frattempo riceve uno schiaffo dalla Fda, l'agenzia federale del farmaco, che ha varato delle nuove linee guida per lo sviluppo del vaccino. Una stretta che era stata bocciata dalla Casa Bianca, fatta di regole più severe che quasi certamente renderanno impossibile l'annuncio di un vaccino prima delle elezioni del 3 novembre. Insomma, quella «sorpresa d'ottobre» con cui Trump sperava di ricevere la spinta finale verso il voto.
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