Italia e Estero

Terrorismo, arrestato due volte in tre anni per legami con l'Isis

El Madhi Halili, arrestato in Piemonte, era già finito al centro di un'inchiesta bresciana. Nel 2015 patteggiò una condanna a 24 mesi
ARRESTATO A TORINO TERRORISMO: I COLLEGAMENTI CON BRESCIA
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È il 24 marzo 2015 quando in nome di El Madhi Halili compare per la prima volta nelle carte della giustizia italiana. 

Viene arrestato per apologia al terrorismo nell'ambito di un'inchiesta della Digos bresciana. Tre anni più tardi, e dopo aver patteggiato una condanna a 24 mesi, il 23enne di origini marocchine nato e cresciuto a Lanzo Torinese finisce nuovamente nei guai. Questa mattina stato portato in carcere con l'accusa di essere legato all'Isis, di contattare soggetti che potessero agire come lupi solitari e di fare proselitismo in rete. 

Il giovane, nell'ambito dell'inchiesta bresciana, era ritenuto l'autore del primo testo in italiano di propaganda dell'ideologica estremista islamica

«Lo scopo del testo è quello di dimostrare che lo stato islamico nonostante tutti i nemici che lo combattono non si è dimenticato dei suoi cittadini», disse tre anni fa. La Procura di Brescia lo aveva indicato come un contatto con la filiera albanese di reclutamento che avevano consentito l'espatrio di Anas El Abboubi, il giovane di Vobarno arrestato per terrorismo, scarcerato e poi partito per la Siria dove sarebbe morto, anche se mancano dati certi sul decesso. Halili e Anas El Abboubi si erano parlati anche in rete, condividendo idee e pensieri sullo Stato Islamico. 

«Ci avevi giurato che non l'avresti più fatto. E invece siamo di nuovo qui in questa situazione», è stata la reazione della sorella minorenne di Elmahdi Halili, questa mattina, quando gli agenti della Digos lo hanno arrestato per la seconda volta in tre anni. Sempre per terrorismo. 

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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