Italia e Estero

Temporale autorigenerante flagella il Trentino

La pioggia ha investito un'area di circa 150 chilometri quadrati e, come confermano i meteorologi, è stato un evento non prevedibile
  • Il centro di Moena attraversato da un fiume di fango
    Il centro di Moena attraversato da un fiume di fango
  • Il centro di Moena attraversato da un fiume di fango
    Il centro di Moena attraversato da un fiume di fango
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Le eccezionali piogge che nel pomeriggio di ieri hanno flagellato gran parte del Trentino hanno lasciato dietro di sé danni e disagi alla circolazione. La zona maggiormente colpita dalle piogge è stata la bassa valle di Fassa ed in particolare l'abitato di Moena.

Un temporale di tipo autorigenerante ha colpito la zona, a cominciare dalle 15 e fino alle 17.30. L'acqua ha invaso il centro di Moena nel tardo pomeriggio, tra le 17.30 alle 18, creando in breve un vero e proprio torrente di fango, alimentato anche dall'esondazione del rio Costalunga. Smottamenti si sono registrati anche lungo la circonvallazione di Moena, provocando il blocco della circolazione. A scopo precauzionale una cinquantina persone tra Moena e il passo San Pellegrino sono state evacuate dalle proprie abitazioni, parzialmente allagate.

Nubifragio in Trentino

Le persone sono state accolte nella Scuola di Moena e hanno cenato presso un albergo. Il rifugio Taramelli, in val Monzoni a Pozzo di Fassa, è isolato. Al suo interno si trovano 13 persone, tra escursionisti e personale. Le immagini radar della Protezione Civile del Trentino hanno evidenziato una zona circolare, con un raggio di 6 chilometri, sopra l'abitato di Moena, in cui si sono concentrate le precipitazioni con circa 130 millimetri di pioggia, come spiega una nota della Provincia di Trento.

Accertata l'eccezionalità dell'evento meteo è stata tempestivamente attivata la Sala Operativa della Protezione civile del Trentino, coordinata dal Dipartimento della Provincia autonoma e con la partecipazione - tra gli altri - dei corpi dei vigili del fuoco, le strutture della Provincia e geologi, che hanno così reso possibile la gestione dell'emergenza e gli interventi sul territorio. Il temporale, di tipo autorigenerante, ha investito un'area di circa 150 chilometri quadrati e, come confermano i meteorologi, è stato un evento non prevedibile, sia come tempistica che come localizzazione. 

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