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Strasburgo, spari al mercatino: «Quattro morti, 11 feriti»

Il centro della città, sede del Parlamento europeo, è rimasta a lungo blindata. Arrestato un pregiudicato radicalizzato
  • Spari in un mercato di Natale a Strasburgo - Foto Ansa / Homepage DNA © www.giornaledibrescia.it
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La capitale europea del Natale, Strasburgo, è piombata nel terrore, quando le luminarie delle feste illuminano all'improvviso una scena di guerra: spari in mezzo alla folla, morti, feriti accasciati nelle strade, persone che fuggono urlando. Sono almeno quattro le vittime di uno, forse due attentatori, che hanno aperto il fuoco intorno alle 20 di sera, l'ora in cui tutti sono in giro per mercatini o per locali. Sino a tarda sera il bilanzio delle vittime era altalenante: alle 23.30 ieri le autorità hanno confermato solo due morti, con almeno 12 feriti, ma i media nazionali continuano a parlare di quattro morti.

Sarebbero poi dodici i feriti, tra cui anche un italiano, un giovane giornalista radiofonico. Sette sarebbero in gravi condizioni, pare non il connazionale. Numerose ambulanze sono state viste entrare nel centro mentre negli ospedali locali è scattato il piano bianco, ossia la massima allerta per le situazioni di crisi.

Il killer, identificato, era finito già in carcere in passato per aggressione. In seguito era stato  segnalato come elemento radicalizzato e come minaccia per la sicurezza nazionale. Si chiama Cherif C., 29 anni, di origini nordafricane ma nato a Strasburgo. Per prenderlo la polizia ha messo in piedi una caccia all'uomo imponente. 

La città francese è la sede del Parlamento europeo: era in corso una sessione e tutti gli europarlamentari sono stati bloccati sino a tarda sera nell'edificio istituzionale. 

«Ho dato ordine di chiudere il Parlamento, nessuno può entrare e nessuno può uscire». Così il presidente del Parlamento Ue, Antonio Tajani, in un video postato su Twitter dal suo ufficio all'Europarlamento a Strasburgo. «Arrivano notizie dell'attentato accaduto a circa tre chilometri dalla nostra sede - sottolinea -. Ci sono stati morti e feriti, la polizia sta indagando e stanno perquisendo palazzi e locali. Siamo in stato di allerta e la vigilanza sta facendo in modo che tutti coloro che sono dentro al Parlamento siano in sicurezza».

Al momento si può solo uscire ma non entrare nelle strade che portano verso i mercatini di Natale, teatro della sparatoria. Gli ingressi restano transennati e le forse dell'ordine della sicurezza bloccano macchine e pedoni. 

Tra le persone che si sono allontanate in tutta fretta dal centro era palpabile l'agitazione, tra loro anche qualcuno che ha assistito in diretta agli spari. Cedric racconta di aver sentito nettamente i colpi vicino a piazza Kleber e di aver trovato rifugio in un bar. «Ho sentito colpi di pistola e poi di armi automatiche, probabilmente quelli delle forze dell'ordine, poi c'è stato un movimento di folla e io mi sono messo a correre e sono entrato in un bar».

Florent invece dice di non aver sentito gli spari ma di aver comunque vissuto una situazione «inquietante: eravamo in un locale, all'improvviso ci hanno fatto tutti scendere al piano di sotto, dove saremmo stati più al sicuro». 

Blindato il centro storico dove nessuno è stato fatto più entrare, solo uscire. Pattugliate palmo a palmo le strade deserte, anche con un elicottero. Il sindaco della città Roland Ries, ha subito parlato di un attentato terroristico e ha invitato tutti ad asserragliarsi dentro casa.
 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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