Strage di piazza Loggia, rinviato a giudizio Marco Toffaloni
Il giudice dei minori Angelica Nolli ha accolto la richiesta della procura minorile e rinviato a giudizio con l’accusa di strage Marco Toffaloni, ritenuto uno degli esecutori materiali della strage di piazza della Loggia del 28 maggio 1974. L’udienza preliminare è stata celebrata questa mattina davanti ai giudici del tribunale dei minori perché Toffaloni era minorenne nel 1974 e aveva 17 anni.
Attualmente ha 65 anni, è residente in Svizzera ed è cittadino svizzero. Il difensore dell’imputato, l’avvocato Marco Gallina, aveva chiesto la sentenza di non luogo a procedere per il suo assistito sostenendo anche l’ipotesi della prescrizione del reato.
«In concorso con altre persone tra le quali Carlo Maria Maggi (condannato all'ergastolo e deceduto) e Maurizio Tramonte, in carcere condannato all'ergastolo in via definitiva, allo scopo di attentare alla sicurezza dello Stato appartenendo all'organizzazione eversiva Ordine Nuovo, che aveva promosso l'attentato nell'ambito della pianificazione di una serie di azioni terroristiche, nel corso di una manifestazione in Piazza Loggia indetta dal Comitato permanente antifascista e dalle segreterie provinciali della Cgil, Cisl e Uil, agendo quale autore materiale, concorrendo nel collocamento dell'ordigno esplosivo destinato all'attentato in un cestino portarifiuti, cagionava la strage» recita il capo di imputazione nei confronti di Toffaloni.
Nel processo minorile non si possono costituire parti civili, ma in aula erano presenti rappresentanti delle storiche parte civili, Comune, sindacati e famiglie delle vittime. «Un processo era necessario, come andrà a finire lo vedremo. Sarebbe stato molto amaro dire che dopo 49 anni tutto era caduto in prescrizione» commenta Manlio Milani, presidente dell'associazione familiari delle vittime e che in Piazza Loggia perse la moglie Livia Bottardi. «Il reato di strage non è prescritto e quindi ora a partire da settembre vedremo come andrà questo nuovo processo» aggiunge Milani.
C’era anche un rappresentante del governo dopo le polemiche delle scorse settimane per la mancata costituzione di parte civile nell’ambito dello stesso filone in cui davanti al tribunale ordinario, dove è in corso l’udienza preliminare a carico di Roberto Zorzi, maggiorenne all’epoca dei fatti, maggiorenne all'epoca dei fatti, cittadino americano e proprietario di un allevamento di dobermann chiamato «il Littorio», anche lui ritenuto uno degli esecutori materiali della strage fascista del 28 maggio 1974.
Il processo a Toffaloni inizierà il 7 settembre.
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