Strage di Nizza: «Stile jihadista», ma nessuna rivendicazione
È stato trovato dai familiari, ricoverato all'ospedale Pasteur di Nizza in gravissime condizioni, Andrea Avagnina, 53 anni, consigliere comunale di San Michele di Mondovì, in provincia di Cuneo, uno degli italiani coinvolti nella strage di Nizza che mancavano all'appello.
Non si hanno ancora notizie, invece, della moglie Marinella Ravotti, 55 anni, dipendente dell'Asl. La coppia era in vacanza dall'inizio della settimana nella città della Costa Azzurra, dove è proprietaria di una casa.
Sale l'angoscia per altri connazionali ancora irrintracciabili e ritenuti quindi dispersi. Non si hanno notizie di una coppia di Voghera, in provincia di Pavia. Si tratta di Angelo D'Agostino, 71 anni, e della moglie Gianna Muset, di 68, presenti sulla Promenade al momento della strage.
Nel caos seguito al massacro, tuttavia, in molti hanno perso il cellulare o non sono riusciti a rientrare a casa e hanno trascorso la notte fuori.
La Procura di Roma ha comunque aperto un'indagine per strage anche in relazione alla possibile presenza di vittime italiane.
Col passare delle ore si definisce il bilancio della tragedia. Sono 10 i bambini morti sotto le ruote del camion di Bouhlel, 38 sono ricoverati al Centre Hospitalier e 15 all'ospedale Fondation Lenval, ancora non si conosce la loro nazionalità.
«Non mi risulta che ci siano bambini italiani tra quelli ancora ricoverati. Da ieri sera non ho visto minori italiani giungere in ospedale», ha detto Federico Solla, chirurgo ortopedico in servizio all'ospedale pediatrico di Nizza Fondation Lenval. In tutto ci sono 202 feriti, 52 gravissimi.
È morto l'eroico motociclista che ha provato a fermare il camion e a cui il killer ha sparato. La prima vittima è stata una donna musulmana madre di 7 figli. Tra i morti 2 studenti tedeschi e un insegnante di Berlino; due svizzeri con un bambino; un cittadino tunisino; una studentessa russa di 20 anni.
«Mi impegnerò per accelerare questa attesa dolorosa per le famiglie». Lo ha detto il procuratore Francois Molins riferendosi alle procedure di identificazione delle vittime dell'attentato di Nizza. Moulins ha ricordato che il governo ha attivato subito una cellula di aiuto alle vittime.
L'attentato di Nizza, «anche se non è stato ancora rivendicato, corrisponde esattamente agli appelli di omicidio delle organizzazioni terroristiche islamiche diffusi sulle loro riviste» e sui media, ha poi aggiunto il procuratore.
Per quanto riguarda la preparazione dell’attentato, Mohamed Lahouaiej Bouhlel è arrivato al camion con cui ha fatto la strage «da solo in bici». Il camion era parcheggiato in un quartiere di Nizza dal 13 luglio e «riappare alle 22.30» della sera del 14.
Il camion era stato noleggiato l'11 luglio e avrebbe dovuto essere ricostruito il 13, ha proseguito Molins spiegando che la bicicletta è stata poi ritrovata nella stiva del camion.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato