Stati Generali al via, tra polemiche e misure anti-Covid
Posti in sala contingentati, collegamenti in videoconferenza, misurazione della febbre all'ingresso. Saranno a norma di coronavirus, gli stati generali dell'economia.
Al via oggi, nella cornice verde di Villa Pamphili, dove Giuseppe Conte accoglierà gli ospiti in un'atmosfera da seminario di studi. Fuori giornalisti e telecamere, con l'eccezione dei punti stampa del premier. Non sono previsti cene o banchetti: agli ospiti verrà offerta acqua e caffè, forse biscotti. Si parte stamattina, con un parterre internazionale. Si chiude domenica 21 o forse lunedì 22 giugno, con una conferenza stampa del premier.
Se un programma definitivo sembra ancora non esserci, è spuntato frattanto «Progettiamo il rilancio» quale titolo dell’evento, accolto ormai da giorni dalle polemiche di chi accusa il premier di aver cercato una passerella a fini politici più che un’occasione di confronto istituzionale. Tra chi critica, la maggioranza, che deserta in blocco l’appuntamento romano.
Oggi, dopo l'indirizzo di apertura del presidente Conte, interverranno - alcuni in videoconferenza, altri in presenza - il presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, il commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, la presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde e il Presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel. Nel primo pomeriggio gli incontri proseguiranno con gli interventi del governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, del segretario generale dell'Ocse, Ængel Gurra, e della direttrice operativa del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva. Al termine, il presidente Conte e gli altri ospiti presenti parteciperanno al panel «Policy in the Post-Covid world: challenges and opportunities», che vedrà il contributo di rappresentanti del mondo accademico internazionale.
Lunedì, dopo una relazione di Vittorio Colao sul rapporto elaborato dalla sua task force, avranno inizio i colloqui con le parti sociali, in giornate di lavoro che dovrebbero interrompersi in corrispondenza di impegni del premier, come l'informativa alle Camere di mercoledì e il Consiglio europeo del 19. Tra le ultime note polemiche quelle che avevano visto levarsi le proteste degli enti locali, Regioni e Comuni che lamentavano di non essere stati invitati. A smorzare le polemiche il ministro Boccia: «Gli enti locali saranno protagonisti, già da lunedì avvieremo con presidenti di Regione e sindaci un confronto imprescindibile per noi e improntato come sempre sulla leale collaborazione».
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