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Siccità: «In Lombardia situazione grave come mai prima, per ora disponibile acqua per uso civile»

Così il presidente della Regione Fontana. Preoccupa il quadro dell'agricoltura. Denunciato il primo «ladro d'acqua»
Il Chiese in secca a Mezzane - Foto Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
Il Chiese in secca a Mezzane - Foto Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
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L'emergenza siccità «è una situazione di una gravità che in Lombardia non si è mai verificata» e «la situazione rischia di precipitare se non inizierà ad arrivare un po' d'acqua dal cielo». Lo ha detto il presidente della Regione Attilio Fontana, intervenendo questa mattina al Tgcom24 sul tema dell'emergenza siccità.

«Per ora la disponibilità di acqua ad uso civile nella nostra regione è ancora abbastanza sotto controllo, ma ogni giorno che passa, la situazione peggiora», ha spiegato il governatore lombardo, rimarcando che i maggiori problemi al momento sono legati all'impatto sull'agricoltura.

«Stiamo cercando di utilizzare nel miglior modo possibile l'acqua che abbiamo - ha dichiarato Fontana -. La crisi nasce anche dal fatto che quest'inverno purtroppo sulle montagne ha nevicato molto poco per cui non si sono create con le scorte che di solito abbiamo».

«Fondi del Pnrr per irrigazione innovativa»

Sulle azioni di prospettiva, si è concentrato invece l'assessore all'Agricoltura, il bresciano Fabio Rolfi, intervenendo ad un convegno a Milano: «Indirizzare verso l'innovazione in campo irriguo i fondi del Pnrr attualmente dedicati alla meccanizzazione agricola». È l'esortazione dell'assessore regionale lombardo all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi, intervenuto questa mattina all'assemblea di Assolatte a Milano. La proposta sarà formalizzata attraverso una lettera che sarà inviata al ministero dell'Agricoltura.

«C'è una disponibilità di 500 milioni di euro. Le risorse - ha aggiunto l'assessore - vanno messe a terra guardando alla vera priorità: accompagnare le imprese nella fase di transizione ecologica attraverso l'innovazione con macchinari, attrezzature e impianti che permetterebbero di razionalizzare le risorse ed efficientare l'uso dell'acqua».

Contrasto ai furti

A dare le dimensioni dell'emergenza è anche l'allerta avanzata sul fronte del rischio di diffusione di pratiche illecite come il furto di acqua. Sul punto proprio nelle scorse ore dal ministero era giunta l'indicazione relativa al fatto che il monitoraggio al riguardo era già stato affidato al personale dei Carabinieri Forestali. E ora questa «guerra dell'acqua» conosce un primo episodio.

Un agricoltore di 43 anni di Bereguardo (Pavia) è stato denunciato dai carabinieri di Pavia per aver manomesso per due volte la paratìa di un canale per garantite una maggiore quantità di acqua ai propri terreni.

La segnalazione è arrivata dal «Consorzio di bonifica est Ticino Villoresi» e quando i tecnici hanno chiuso la fornitura d'acqua al 43enne e l'hanno ripristinata secondo i quantitativi previsti, l'agricoltore ha nuovamente danneggiato il lucchetto con un flessibile e ha aumentato il flusso idrico a proprio vantaggio. Ora è accusato di furto e danneggiamento.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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