Si potranno fare insieme i vaccini anti Covid e antinfluenzale
Via libera alla somministrazione concomitante del vaccino Covid-19 e del vaccino antinfluenzale. Dopo settimane di dibattito sulla possibilità di unire le due vaccinazioni, con la campagna vaccinale contro l’influenza in partenza e quella contro il coronavirus già approdata alla terza dose, arriva la comunicazione che sblocca ogni dubbio. La contiene una bozza di una circolare intitolata «Intervallo temporale tra la somministrazione dei vaccini anti-Sars-CoV-2 e altri vaccini», che da quanto riporta l’Ansa è stata inviata dal ministero della Salute a enti e Regioni. «Sarà possibile programmare - si legge nel testo - la somministrazione dei due vaccini nella medesima seduta vaccinale».
La bozza è firmata dal direttore della Prevenzione del ministero della Salute Giovanni Rezza, dal direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco Aifa Nicola Magrini, dal presidente dell'Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro e dal presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli. In considerazione dell'avvicinarsi della campagna di vaccinazione anti-influenzale, si legge, «è possibile che alcune categorie di soggetti per le quali la vaccinazione antinfluenzale stagionale è raccomandata e offerta attivamente e gratuitamente siano allo stesso tempo eleggibili per la vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19 (es. gruppi target della dose addizionale o booster, persone over 60 non ancora vaccinate, etc?)».
Sebbene nelle schede tecniche dei vaccini anti-SARS-CoV-2/COVID-19 autorizzati dall’Ema non siano presenti, ad oggi, indicazioni relative alla loro somministrazione concomitante con altri vaccini, precisa la circolare, «tenuto conto delle attuali indicazioni espresse dalle principali autorità di Sanità Pubblica internazionali e relativi Comitati Consultivi e dei dati preliminari relativi alla co-somministrazione di vaccini anti-SARS-CoV-2/COVID-19 con vaccini antinfluenzali, sarà possibile programmare la somministrazione dei due vaccini, nel rispetto delle norme di buona pratica vaccinale, nella medesima seduta vaccinale, fermo restando che una eventuale mancanza di disponibilità di uno dei due vaccini non venga utilizzata come motivo per procrastinare la somministrazione dell'altro».
L’unica eccezione è per i vaccini vivi attenuati, cioè quelli preparati utilizzando i microbi che causano le malattie infettive ma che vengono appunto attenuati con procedure di laboratorio. Si tratta dei vaccini per la febbre gialla, Herpes Zoster, Morbillo-Parotite-Rosolia, Rotavirus, Tifo, Varicella. Per questi, specifica la circolare, bisognerà aspettare almeno 14 giorni tra un vaccino e l’altro.
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