Si continua a scavare tra le macerie del ponte Morandi
Con decine di dispersi ancora sotto le macerie e oltre 600 persone rimaste senza casa, il governo fa partire l'iter per la revoca delle concessioni ad Autostrade per l'Italia, alla quale intende imporre anche 150 milioni di euro di multa.
La società si difende: «Siamo stati corretti e lo dimostreremo», fa sapere, dicendosi pronta a ricostruire il ponte in cinque mesi.
La revoca, peraltro, costerebbe allo Stato una penale di 15-20 miliardi, che si aggiungerebbero agli 80-100 milioni necessari al ripristino del ponte.
Il numero delle vittime, nel frattempo, è fermo a trentanove, ma le squadre di soccorso lavorano senza sosta. Sabato prossimo, a Genova, sono previsti i funerali di Stato, con una giornata di lutto nazionale.
Ieri il consiglio dei ministri riunito in Prefettura ha deciso lo stato di emergenza per la città e la nomina di un commissario ad hoc per la ricostruzione.
Numerosi i bresciani impegnati nell'opera di ricerca. Abbiamo raggiunto telefonicamente Stefano Loi, uno degli infermieri delle speciali unità Usar che ci ha raccontato come stanno procedendo i lavori. La sua intervista, dopo la testimonianza dell'infermiera bresciana, nel servizio di Teletutto.
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