Si aggrava l'emergenza maltempo in Emilia Romagna: 8 morti e oltre 4mila sfollati

Salgono a 8 i morti per il maltempo in Emilia Romagna e con il passare delle ore si teme che il bilancio possa aumentare  Tre le vittime registrate a Forlì; uno travolto da una frana nel Cesenate e due coniugi rimasti uccisi a Ronta di Cesena. Mentre il marito è stato trovato nella casa dove vivevano, la donna è stata ritrovata sulla spiaggia di Cesenatico, trascinata per oltre venti chilometri. Si teme che il bilancio possa aumentare. Il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha riferito inoltre di alcuni dispersi. Mentre gli sfollati, come ha detto il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci, sono circa 4mila, ma si tratta «di un dato purtroppo approssimativo». 

Città sott'acqua

Sono 21 i fiumi esondati anche in più punti e 22 i corsi d’acqua che hanno superato il livello 3, ovvero quello massimo allarme. Aumentano a 35 i Comuni con allagamenti tra la Romagna e il Bolognese e a 48 quelli con frane, anche importanti, tra Reggio Emilia e Rimini. Le inondazioni hanno interessato anche grandi centri abitati: Cesena, dove è tracimato il Savio, Forlì a causa dell’esondazione del Montone, e soprattutto Faenza, già durissimamente colpita dall’ondata di maltempo di due settimane fa. Proprio a Faenza alcune zone sono raggiungibili solo con la barca. Ma l’emergenza non si ferma alle grandi città: a Castel Bolognese  il sindaco ha lanciato l’allarme perché il paese è senza luce e senza viveri.

In campo

Al lavoro per gestire emergenza e sfollati ci sono più di 1.100 volontari, oltre 600 Vigili del Fuoco, giunti anche dal Bresciano,  forze dell’ordine e Croce Rossa. Anche le squadre della Protezione Civile di Regione Lombardia hanno raggiunto le zone dell’Emilia Romagna colpite dal maltempo. Sono 33 le persone che stanno operando nell’area di Bagnocavallo, in provincia di Ravenna, soprattutto per garantire il soccorso in acqua. Si tratta di operatori e volontari provenienti dall’associazione sommozzatori di Treviglio, dal gruppo sommozzatori di Peschiera Borromeo, dai gruppi di Carpiano e San Donato Milanese, dal gruppo di Protezione Civile Paracadutisti di Calcinato, dal gruppo comunale di Protezione Civile di Palazzolo sull’Oglio, oltre a volontari anche dalle province di Varese e di Como.

Anche una squadra di quattro volontari del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta – sezione di Brescia – è operativa da lunedì scorso nel territorio del Comune di Marzaglia Nuova, in provincia di Modena, per assistere la popolazione e per monitorare gli argini del fiume Secchia. Per dare manforte alla squadra, altri volontari raggiungeranno il Comune modenese nel fine settimana. 

Nel pomeriggio sono partite anche due squadre del Soccorso alpino bresciano, per un totale di 8 tecnici sul campo, alla volta dell'Emilia Romagna. Inoltre, stanno per partire altre due squadre di soccorso in forra con un medico Cnsas e altre tre sono state attivate per le prossime ore.

Cancellato il GP di Imola

I collegamenti sono praticamente bloccati: dalle ferrovie alle autostrade, senza contare l’interruzione di moltissime strade regionali. Non si correrà, nel fine settimane il Gran Premio di Imola, annullato dagli organizzatori, anche perché l’autodromo costeggia il fiume Santerno. Intanto la premier Giorgia Meloni, dall’Alaska, dove ha fatto scalo diretta al G7 in Giappone, è intervenuta in videoconferenza sulla situazione: «Il governo c’è, al fianco delle popolazioni colpite e delle istituzioni sul territorio». Meloni ha poi dato la disponibilità immediata a convocare un Consiglio dei ministri per approvare, ove fosse necessario, ulteriori misure d'emergenza. Lo ha reso noto Palazzo Chigi, spiegando che Meloni «segue costantemente l’evoluzione dell’emergenza meteo».

Le previsioni

La buona notizia è che l’ondata di maltempo sembra attenuarsi: dalle 13.30 è infatti smesso di piovere. Proseguiranno i soccorsi, poi comincerà la conta dei danni: «Questo per noi è un nuovo terremoto», ha detto il presidente  Bonaccini.