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Scuola, Fontana: «Screening di studenti e docenti alle superiori»

Il governatore vuole capire quale sia la reale incidenza del virus nelle scuole e chiede un modello che vada oltre le valutazioni settimanali
Uno studente delle superiori fa scuola davanti il palazzo di Regione Lombardia per protesta - Foto © www.giornaledibrescia.it
Uno studente delle superiori fa scuola davanti il palazzo di Regione Lombardia per protesta - Foto © www.giornaledibrescia.it
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«In Lombardia partirà a breve una sperimentazione importante e mirata basata sullo screening di studenti e docenti delle scuole secondarie di secondo grado per verificare concretamente l'incidenza del virus in questo ambito».

È quanto ha annunciato il presidente della Lombardia Attilio Fontana. «Ancora una volta - commenta il governatore dopo aver appreso della collocazione della Lombardia in zona arancione - voglio ribadire quanto sia necessario porre in essere, su scala nazionale, un modello che vada oltre a valutazioni settimanali e comunque basate sul breve periodo. Serve un sistema più consolidato, in grado di garantire certezze concrete in ogni ambito, sia produttivo, sia di carattere familiare, come ad esempio per l'attività scolastica».

«La semplice definizione dei colori e delle relative fasce, basata su valutazione che spesso cambiano con frequenza molto rapida - spiega Fontana - vanno nella direzione opposta a quello che chiedono i cittadini e le imprese creando solo incertezze e danni economici rilevantissimi». Il presidente Fontana, riprendendo quindi il tema della scuola, conclude sottolineando che «in Lombardia partirà a breve una sperimentazione importante e mirata basata sullo screening di studenti e docenti delle scuole secondarie di secondo grado per verificare concretamente l'incidenza del virus in questo ambito». 

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