Italia e Estero

Sciolte le Camere, italiani al voto domenica 4 marzo

Il Capo dello Stato Mattarella ha sciolto le Camere. Italiani alle urne per il Parlamento il 4 marzo. Il bilancio dei parlamentari bresciani
BILANCIO DI FINE LEGISLATURA
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Cala il sipario sulla legislatura numero diciassette. Dopo aver ricevuto al Quirinale il premier Gentiloni e i presidenti di Camera e Senato, Sergio Mattarella ha sciolto le Camere. È l'atto finale che porta alle elezioni: gli italiani saranno chiamati alle urne domenica 4 marzo, poi le nuove Camere si riuniranno il 23 dello stesso mese per eleggere i presidenti. Da oggi l'Italia è in campagna elettorale.

Da qui al voto resta a Palazzo Chigi Gentiloni: il suo governo non si è dimesso, i poteri non sono limitati all'ordinaria amministrazione. Insomma, le Camere chiudono i battenti, ma il governo non va in vacanza. «L'Italia non si mette in pausa, Il governo non tira i remi in barca, continuerà a governare», ha spiegato il premier nella conferenza stampa di fine anno che ha preceduto di qualche ora l'epilogo della legislatura. Dietro la scelta di Gentiloni, condivisa con Mattarella, la quasi certezza che le elezioni non avranno un vincitore e che servirà tempo per formare un nuovo governo. 

Il bilancio che Gentiloni traccia di questo ultimo anno ha varie luci («oggi l'Italia è fuori dalla più grave crisi dal dopoguerra», ha detto) e una sola ombra: quella di aver lasciato «incompiuto» il capitolo delle leggi sui diritti, arenatasi sullo ius soli per un solo motivo: «Non avevamo i voti». Ma complessivamente il voto che si assegna è positivo: «Il mio governo non ha tirato a campare».

Intanto anche i Parlamentari bresciani tracciano un bilancio della legislatura:

Gentiloni sale al Quirinale - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Gentiloni sale al Quirinale - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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