Italia e Estero

Samantha Cristoforetti torna a casa dopo sei mesi nello spazio

È ammarata nell'Atlantico la navetta Crew Dragon Freedom con l'astronauta italiana, prima europea ad affrontare la passeggiata spaziale
Samantha Cristoforetti nello spazio - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Samantha Cristoforetti nello spazio - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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È ammarata la navetta Crew Dragon Freedom. Dopo sei mesi trascorsi sulla Stazione Spaziale è così rientrato a Terra l'equipaggio Crew 4, del quale fanno parte l’astronauta italiana Samantha Cristoforetti, dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa), con gli americani Bob Hines, Kjell Lindgren e Jessica Watkins. 

L'ammaraggio è avvenuto nell'oceano Atlantico, al largo di Jacksonville (Florida). Adesso la Crew Dragon dovrà essere prelevata dalla nave specializzata per il recupero e in seguito gli astronauti saranno aiutati a lasciare la capsula. 

Sono stati mesi di lavoro a ritmo serrato, ma ci sono stati anche momenti di relax che hanno finito per cementare amicizie già solide. Dei forti legami fra colleghi, compresi quelli dell'agenzia spaziale russa Roscosmos, AstroSamantha ha parlato più volte, mentre sulla Terra la guerra in Ucraina faceva sentire tutto il suo peso, con lo stop ai programmi di collaborazione con la Russia da parte delle agenzie spaziali di Europa e Stati Uniti. Tanta l'attività scientifica condotta a bordo, soprattutto all'interno del laboratorio europeo Columbus, con i tanti esperimenti della missione Minerva, sei dei quali dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi). 

Le attività nello spazio

Cristoforetti ha studiato gli effetti dell'assenza di peso sull'apparato riproduttivo femminile e sulle caratteristiche dell'olio extravergine d'oliva italiano e ha dedicato molto tempo anche ai collegamenti con le scuole e parlando ai ragazzi del valore e della bellezza della scienza. 

L'astronauta Cristoforetti in collegamento con una scuola
L'astronauta Cristoforetti in collegamento con una scuola

Al bilancio positivo dei sei mesi nello spazio hanno contribuito anche due record importanti, tanto attesi ed entrambi confermati quando le speranze sembravano svanire. Il primo è stato la passeggiata spaziale, che lo scorso 21 luglio ha fatto di Samantha Cristoforetti la prima europea ad affrontare un'attività extraveicolare (Eva); il secondo è stato il comando della Stazione Spaziale, inizialmente annunciato, poi sfumato e concretizzato il 28 settembre. AstroSamantha è diventata così anche la prima astronauta europea ad avere questo ruolo. Prima di allora era stata leader del Segmento orbitale americano, che comprende i moduli e componenti statunitensi, europei e canadesi della Stazione Spaziale. L'incarico è durato appena 15 giorni, dopo i quali è arrivato il momento di tornare a casa. 

Ritorno sulla Terra

Ha quindi passato il comando al collega russo Sergey Prokopyev, che adesso è alla guida dei sei membri della Expedition 68 che continueranno a lavorare sulla Stazione Spaziale: i russi Dmitrij Petelin e Anna Kikina, gli americani Francisco Rubio, Nicole Mann e Josh Cassada, e il giapponese Koichi Wakata. Sono colleghi e amici che mancheranno a Cristoforetti, insieme agli straordinari panorami della Terra. «Mi mancherà questo punto di vista», ha scritto l'astronauta nel suo tweet accompagnato dalle foto in cui guarda la Terra dalla Cupola, la grande finestra panoramica della Stazione Spaziale. 

Cristoforetti nel suo letto nella navetta spaziale - Da Twitter
Cristoforetti nel suo letto nella navetta spaziale - Da Twitter

Sempre prima di partire, l’astronauta italiana ha pubblicato un video della Terra nella notte con le luci che disegnano i contorni delle coste e che sono più concentrate e intense in corrispondenza delle grandi città. «Vola come me un'ultima volta!», ha scritto. «Addio e, come sempre, grazie per tutto il pesce!», ha aggiunto citando uno dei libri preferiti, la «Guida galattica per autostoppisti» di Douglas Adams.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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