Italia e Estero

Renzi al premier Conte: «Il suo governo è un arrocco»

L'intervento del senatore di Italia Viva al Senato. L'attesa è ora tutta per la strada che sceglierà di prendere il presidente del consiglio
Il senatore di Italia Viva, Matteo Renzi - Foto Epa/Alessia Pierdomenico © www.giornaledibrescia.it
Il senatore di Italia Viva, Matteo Renzi - Foto Epa/Alessia Pierdomenico © www.giornaledibrescia.it
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«Noi pensiamo che il suo governo non sia il più bello e il migliore del mondo» e «lei ha cambiato tre maggioranze per rimanere dove è». Matteo Renzi mette subito le carte in tavola. E al contrario di Conte, che non lo ha mai nominato in Parlamento, il leader di IV guarda in faccia il premier e «in modo liberatorio e tranquillo», prende la parola al Senato e affonda: «Lei ha avuto paura di salire al Quirinale, perché ha scelto un arrocco che farà comodo a lei ma certo non alle istituzioni».

Invece «ora o mai più» bisognava scegliere, «fare un passo in avanti» invece di «preoccuparsi di piazzare qualcuno al posto giusto o garantire qualche poltrona», non risparmia colpi Renzi, di certo anche parlando al Pd. Senza però nulla dire su quello che farà Iv di qui a breve - come aveva fatto stamattina l'ex ministra Bellanova annunciando l'astensione - Renzi gela Conte: «Non avrete 161 voti, ma vi auguro di avere una maggioranza. Che sia raccogliticcia è sicuro, perchè dovete fare presto». 

L'attesa è ora tutta per la strada che sceglierà di prendere Conte, che nel suo intervento di stamattina per primo aveva ammesso: «I numeri oggi sono ancora più importanti ma quello che conta è la qualità del progetto».

Proprio quanto ai numeri, sul quadernetto di Maurizio Gasparri - un veterano delle conte in Parlamento - , il pallottoliere per Conte si ferma a quota 155 e Forza Italia sarà compatta. Perchè la voce che corre in Senato - mentre i lavori sono stati interrotti per la sanificazione dell'Aula prima dello show down del premier - è che potrebbero essere 2 e forse 4 gli azzurri che - come ieri Renata Polverini (su cui oggi si è abbattuto un pesante gossip oltre alle critiche politiche) - potrebbero invece diventare volenterosi-costruttori.

Si aspetta infine il discorso dell'altro Matteo: Salvini, che alla fine dell'ennesima riunione del centrodestra chiosa: «Se continuano a dare numeri falsi vuol dire che sono preoccupati». Ma che il numero sia 155 (o 158, come qualcuno dice) il vero tema è che la fiducia probabilmente incassata stasera da Conte certificherà una maggioranza relativa e non assoluta. Quindi nei prossimi giorni il premier dovrà continuare a cercare stabilità, attraendo i volenterosi con le promesse chiave fatte ieri e oggi in Parlamento: legge elettorale proporzionale, rimpasto, una nuova lista Conte in grado di garantire seggi e progetto politico. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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