Italia e Estero

Quirinale, il giorno (forse) decisivo per sciogliere le riserve

In mattinata la decisione dei capigruppo sulla possibilità di una doppia votazione nel corso della giornata
Il Quirinale - Foto Ansa/Ettore Ferrari © www.giornaledibrescia.it
Il Quirinale - Foto Ansa/Ettore Ferrari © www.giornaledibrescia.it
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Al via la giornata che vedrà svolgersi la quinta (e forse la sesta) votazione per l'elezione del successore di Sergio Mattarella. Da oggi doppia chiama a Montecitorio per eleggere il presente della Repubblica. Dopo la prima alle 11, la seconda si terrà alle 17. Lo hanno deciso i capigruppo.

Domani le votazioni si terranno alle 9.30 ed alle 16.30. In ogni caso, tra una votazione e l'altra deve restare una pausa di un'ora e mezza per la sanificazione dell’aula.

In serata si è svolto il vertice del centrodestra alla Camera. Nelle ultime ore della giornata di giovedì, i nomi che sono circolati con maggiore insistenza sono i nomi che sembravano già «bruciati» come quello di Franco Frattini - avanzato da Lega e Forza Italia - che però ha suscitato malumori nel segretario del Partito Democratico Enrico Letta che ha definito il riproporre un nome da lui già bocciato come una «provocazione». 

Oggi sarà la giornata decisiva per capire se, come chiesto anche dal leader di Italia Viva Matteo Renzi, si riuscirà a superare l'empasse o se si dovrà andare avanti con le votazioni (e con la ricerca di un accordo tra le forze politiche) anche nel fine settimana.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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