Quirinale, Berlinghieri: «La politica è tornata al centro»

La prima giornata di votazioni per la deputata del Pd, Marina Berlinghieri, si è chiusa ben oltre il suo turno nel catafalco montato nell’aula di Montecitorio. In qualità di vicecapogruppo dei deputati dem ha dovuto seguire lo spoglio delle schede.
Della prima giornata restituisce il «clima di attesa alla luce delle trattative avviate dai leader dei partiti». Non si spiega altrimenti il record di 672 schede bianche contenute dalle insalatiere. Il ragionamento corre inevitabilmente lungo due binari paralleli: le possibilità di Mario Draghi di passare da Palazzo Chigi al Quirinale e il ritrovato ruolo dei partiti in questo frangente così delicato per il Paese.
Sul premier Berlinghieri precisa subito un punto: «Credo che Letta stia facendo di tutto per non perdere la sua figura che realmente rappresenta una riserva della Repubblica». Ciò significa che il Pd non vuole bruciarlo per mandarlo al Quirinale a tutti i costi, ma al contempo si cerca di evitare che una sua mancata elezione al Colle ne precluda l’azione di governo. «Nessuno mette in discussione le sue qualità e la sua grande disponibilità nel confronti del Paese nel momento in cui ha deciso di guidare il governo in un momento tanto difficile con l’emergenza pandemica. Ma allo stesso tempo credo che la sua disponibilità dovrebbe restare intatta se gli verrà chiesto di rimanere a Palazzo Chigi».
Insomma anche dalle parole della deputata bresciana prende forma l’idea per cui saranno i partiti a scegliere il Presidente della Repubblica e non può essere vero il contrario ovvero un tecnico superpartes che si offre alle forze politiche per salire sul Colle più alto. «La cosa molto positiva che registro in queste ore è il ritorno al centro della politica. I leader hanno davvero iniziato a confrontarsi per cercare di individuare una soluzione nell’interesse del Paese. Ciò dimostra che le istituzioni democratiche funzionano e che dal confronto tra i partiti scaturirà l’indicazione del futuro presidente».
Poi ovviamente anche Berlinghieri - che ieri ha tenuto anche a battesimo l’avvio della presidenza italiana del Consiglio d’Europa con una relazione sulla sua recente missione parlamentare in Kirghizistan - torna sull’importanza della continuità dell’azione di governo: «Serve equilibrio per affrontare l’emergenza Covid, proseguire nelle riforme finanziate con il Pnrr, ma anche rispondere a nuove emergenze come il rincaro delle bollette e delle materie prime».
Insomma un freno a Draghi al Quirinale.
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