Poste presenta a Roma il progetto per i Comuni minori: da Brescia 60 sindaci
I piccoli uffici postali alla riscossa per aiutare i cittadini dei Comuni minori, sotto i 15mila abitanti, 190 nel Bresciano, al servizio di 845mila cittadini (il 67% della popolazione). Presto, grazie allo Sportello unico della pubblica amministrazione, attraverso la piattaforma digitale multicanale di Poste, da questi uffici si potranno chiedere passaporti, carte di identità elettroniche, codice fiscale per i neonati, certificati anagrafici, atti e certificati giudiziari, esonero dal canone Rai, duplicato della patente, visura delle planimetrie catastali, Isee, certificazione unica e tanto altro.
È il punto centrale del progetto Polis promosso da Poste Italiane e presentato stamattina a Roma ai sindaci dei Comuni italiani coinvolti. Una sessantina i primi cittadini bresciani arrivati da tutta la provincia per ascoltare le novità proposte dalle Pt. Positivi i loro commenti, anche se adesso si aspettano di vedere realizzate le promesse e in tempi non lunghissimi. Per altro, lo Sportello unico potrà sollevare i Comuni da numerose incombenze burocratiche, particolarmente onerose data la carenza di personale.
Alcuni momenti della presentazione di Poste a Roma
Alcuni momenti della presentazione di Poste a Roma
Alcuni momenti della presentazione di Poste a Roma
Alcuni momenti della presentazione di Poste a Roma
Alcuni momenti della presentazione di Poste a Roma
L'investimento
L'investimento di Poste Italiane è di 1,12 miliardi (800 a spese dello Stato nell'ambito del Piano nazionale complementare del Pnrr e 320 delle Pt) da attuarsi da qui al 2026. In realtà, il progetto è già partito. Si prevede di avviare 1.500 interventi entro quest'anno. Nel Bresciano lavori sono in già corso a Manerbio (dove sta nascendo il primo spazio di coworking messo a disposizione dalle Pt in Lombardia), mentre a Salò e Coccaglio cominceranno entro febbraio.
«Polis, dai piccoli centri si fa grande l'Italia» ha lo scopo di promuovere la coesione economica, sociale e territoriale nei piccoli centri e nelle aree interne attraverso lo Sportello unico e la creazione di «Spazi per l'Italia», la più grande rete di coworking in 250 Comuni (80 sotto i 15mila abitanti, fra cui Manerbio) con oltre 10mila postazioni di lavoro e riunione, servizi condivisi, aree dedicate a eventi e formazione per professionisti, imprese, associazioni, cittadini.
Nei 6.933 uffici Polis saranno installati altrettanti postamat, cinquecento lockers per la consegna di pacchi attivi 24 h; saranno collocate cinquemila colonnine di ricarica per i veicoli elettrici, realizzati mille impianti fotovoltaici. Fra il 2019 e il 2022 Poste Italiane, nei Comuni bresciani con meno di cinquemila abitanti, ha installato o sostituito 15 postmat, collocato 502 cassette di impostazione, realizzato negli uffici 168 sistemi di videosorveglianza; ha effettuato 17 interventi per abbattere le batrriere architettoniche; ha collegato 142 reti wi-fi.
L'intervento di Meloni
«Il progetto che presentiamo risponde alla necessità di fornire strumenti che siano adeguati a un tempo complesso ai comuni, per avvicinare sempre di più le istituzioni ai cittadini» ha detto Giorgia Meloni invitata alla presentazione. «È un progetto imponente, capillare, sorretto da un investimento molto importante, oltre un miliardo di euro di cui 800 milioni a valere del piano complementare del Pnrr e 320 milioni a carico di Poste italiane. È un modello di collaborazione a 360 gradi fra un'azienda strategica del sistema nazionale come Poste italiane e l'amministrazione centrale e locale dello Stato. Un modello di innovazione e inclusione sociale per l'Europa».
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