Ponte Morandi, Ferrazza e Brencich via dalla commissione
Il professor Antonio Brencich ha rassegnato ieri ufficialmente le sue dimissioni da componente della commissione ispettiva del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sul crollo del ponte Morandi di Genova.
Lo si legge in una nota del Ministero in cui si annuncia anche che il ministro Danilo Toninelli «allo stesso tempo ha dato mandato per la revoca dall'incarico di presidente della stessa commissione per l'architetto Roberto Ferrazza, secondo ragioni di opportunità in relazione a tutte le istituzioni coinvolte in questa vicenda».
Contestualmente, annuncia il Ministero, sarà a breve aggiunto all'organico della commissione ispettiva del Mit Alfredo Principio Mortellaro. Dirigente del Consiglio superiore dei lavori pubblici, Mortellaro - spiega la nota - rappresenta una figura professionale di altissimo livello e con una esperienza trentennale alle spalle. Peraltro, nell'ambito dei molteplici compiti istituzionali, ha anche lavorato al collaudo di opere come il Terzo Valico.
Il Ministero, si legge nella nota, ringrazia Brencich «per il lavoro fin qui svolto e per il gesto che mostra grande professionalità e sensibilità istituzionale».
I due erano finiti nella bufera dopo che un articolo di Fabrizio Gatti, dell’Espresso, aveva rivelato l’esistenza del verbale di una riunione tra Ministero delle infrastrutture, Direzione generale di vigilanza, Provveditorato opere pubbliche e Società Autostrade in cui emergeva la gravità della corrosione nel cemento armato del Ponte Morandi. Il documento, risalente al febbraio 2018, era firmato da Ferrazza e Brencich: uscite le carte, i due sono stati ritenuti dunque inadatti a ricoprire il ruolo affidato loro da Toninelli.
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