Obbligo green pass: le ipotesi alla vigilia della cabina di regia
L’obbligo del green pass per il personale scolastico è una delle tante ipotesi che potrebbe arrivare su tavolo del governo. Anche se al momento nulla è deciso. In attesa della cabina di regia e del Cdm, che sono previsti domani allo studio ci sarebbero le nuove misure per la scuola e i trasporti mentre, almeno per ora, non si discuteranno le norme sul certificato nei luoghi di lavoro e resta un rebus l’ipotesi di Pass per alcune categorie di lavoratori.
Sono ore determinanti anche per l’approvazione in generale del Piano Scuola, in vista del rientro a settembre. Il documento dovrebbe essere discusso, non è ancora chiaro se informalmente, dai governatori domani, giovedì, in una riunione straordinaria della Stato-Regioni. L’intenzione del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi - e di tutto l’Esecutivo - è di ripartire con le lezioni in presenza, seguendo la linea dettata dal Comitato Tecnico Scientifico nel suo ultimo parere fornito al dicastero.
Da questo punto di vista sarà anche determinante l’aumento del numero delle corse, visto che l’80% della capienza non è sufficiente a garantire distanziamento su metro e autobus. E a Roma, grazie al rinnovo di un protocollo tra Campidoglio e Vicariato, centinaia di ragazzi potranno seguire le lezioni scolastiche nelle aule del catechismo e negli spazi parrocchiali anche per il 2021-2022.
Continuano a correre le inoculazioni. In questo mese, infatti, le somministrazioni proseguiranno, nonostante gli attacchi e i tentativi di boicottaggio degli hacker. Il Lazio, che di fronte all’attacco dei pirati informatici non ha mai bloccato le inoculazioni, è pronto a riprendere le prenotazioni nell’arco di 72 ore e lo stesso ministro per le Autonomie, Gelmini, dopo aver visto il Commissario Figliuolo conferma: «il lavoro negli hub vaccinali di tutta Italia andrà avanti, senza sosta, anche in questo mese di agosto. Il vaccino è libertà. Procediamo spediti. È la strada giusta». I governatori sono pronti a discutere anche la bozza di Protocollo per la somministrazione di test antigenici rapidi a prezzo contenuto, il provvedimento - d’intesa con il Commissario, il ministero della Salute e le farmacie - prevede un prezzo calmierato dei tamponi, che potrebbe attestarsi sui 6-7 euro.
In vista del Cdm, l’unico nodo resta l’applicazione del green pass nei vari settori e categorie di lavoratori. L’introduzione dell’obbligatorietà del certificato per i trasporti a lunga percorrenza (su aerei, treni e traghetti) è quasi certa, ma avverrà solo da inizio settembre. Sul certificato verde c’è poi lo scoglio delle forze politiche: circa 1.300 emendamenti sono stati presentati in commissione Affari sociali alla Camera al decreto che introduce dal 6 agosto l’obbligo del lasciapassare in determinate attività e, di questi, 916 proposte di modifica arrivano dalla sola Lega, che è critica sul tema. Secondo un sondaggio di Confesercenti, invece, il 47% degli italiani già si è procurato il documento, mentre il 20% segnala di aver iniziato l’iter per ottenerlo. Rimane, però, un 21% che resiste all’idea dell’obbligo di certificato vaccinale e dichiara di non volerlo ottenere. Dal sondaggio emerge anche che il 46% degli imprenditori del settore ristorazione teme che l’introduzione dell’obbligo «avrà un effetto negativo», con aumento dei costi a carico dell’impresa e riduzione dei fatturati, mentre solo il 29% spera in un effetto positivo.
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