Italia e Estero

Nuovo Dpcm, Conte accelera: ipotesi zone rosse per 2-3 settimane

Lunedì in Parlamento il testo del nuovo provvedimento: al vaglio zone rosse a Milano e Napoli per 2-3 settimane
Mascherine e protezioni tra i passanti a Milano - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Mascherine e protezioni tra i passanti a Milano - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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La curva dei contagi da coronavirus nella seconda ondata in Italia non accenna a raffreddarsi e le Regioni si preparano a lockdown mirati, che sembrano sempre più ineluttabili anche in grandi città, e al possibile divieto di spostamento tra territori. I nuovi positivi ormai vicini a quota 32mila e il record di vittime della nuova fase, 297 in 24 ore, mai così tante da maggio, danno la spinta decisiva al governo. 

I ministri Roberto Speranza (Sanità) e Francesco Boccia (Affari regionali) domani si riuniranno con i governatori per discutere le nuove restrizioni in arrivo per i territori più sferzati dal virus, dopo aver ricevuto i dati dal Comitato tecnico scientifico (Cts) che dovrà dare «indicazioni specifiche al Governo» sui territori con maggiori criticità e che, quindi, «necessitano di ulteriori misure restrittive». Lunedì di conseguenza potrebbe essere il giorno di un nuovo Dpcm di Giuseppe Conte, con zone rosse e nuove chiusure per altre attività. Misure da cui potrebbe non essere toccata ulteriormente la scuola.

«Se ci vorrà, se c'è la necessità di una, due, tre settimane di stop in alcuni territori, perché l'Rt (indice di contagiosità, ndr) non è uguale dappertutto - dice Boccia -, questa cosa evidentemente in questo momento va spiegata bene».

Tra le indiziate principali per i lockdown mirati ci sono Milano e Napoli tra le metropoli, la Lombardia, la Campania e il Piemonte tra le regioni. Per la capitale economica del Paese il governo sta dialogando con il sindaco Beppe Sala e con il presidente lombardo Attilio Fontana, che ancora negli ultimi giorni affermavano rispettivamente di voler «vedere i numeri» e di «non vedere le condizioni per una chiusura».

La Lombardia nelle ultime 24 ore è andata di nuovo vicina ai 9mila infetti e ha fatto segnare un balzo delle vittime, passate da 48 a 73. Altri 22 pazienti sono stati ricoverati in terapia intensiva.

Preoccupa la situazione di Milano e Napoli: nella foto, folla nel capoluogo della Campania - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Preoccupa la situazione di Milano e Napoli: nella foto, folla nel capoluogo della Campania - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it

La Campania ha fatto registrare oltre 3.600 nuovi positivi, altro massimo giornaliero, con 14 vittime, e a Napoli la situazione è sempre più pesante. Nella regione ci si divide tra iniziative di sindaci di piccoli centri che vietano ai minorenni di circolare se non accompagnati - una sorta di «lockdown generazionale» al contrario - e manifestazioni di madri e
bambini con maschere di Halloween per chiedere a Vincenzo De Luca di poter tornare a scuola. La Regione intanto lavora all'attuazione del piano per la riorganizzazione degli ospedali e il reclutamento di medici.

In Piemonte - dove l'indice di contagiosità Rt è oltre il 2%, come in Lombardia - ben 16 ospedali sono stati riconvertiti alla cura del Covid, in un territorio che conta oltre 2.800 nuovi positivi e 28 vittime in 24 ore. Quest'ultimo il bilancio odierno peggiore, ancora dietro la Lombardia.

In Veneto invece il governatore Luca Zaia emette un'ordinanza che rende obbligatorio per i medici di base e i pediatri eseguire i tamponi rapidi (in Lombardia i test saranno disponibili da lunedì, ma su base volontaria). Nel Lazio, con 22 morti e oltre 2.200 positivi, anche Roma potrebbe essere sottoposta a nuove restrizioni. Le cifre dei contagi, delle vittime, dei ricoveri in terapia intensiva e nei reparti ordinari - vicini alla soglia di allerta - sono inesorabili: nelle ultime 24 ore in Italia il rapporto tra positivi trovati e tamponi effettuati (quasi 216mila, nuovo massimo) è al 14,7%, mai così alto nella seconda ondata. In sostanza si trova un infetto ogni 7 test.

Ci sono 1.843 pazienti in terapia intensiva (+97 in 24 ore), i ricoverati con sintomi sono quasi 18mila, secondo i dati del ministero della Salute. L'aumento degli attualmente positivi in un giorno è di 25.600, che porta il totale dei malati a 351.386. Molto più ridotto, invece, l'incremento dei guariti: 5.859 per un bilancio di 289.426. Insomma, i nuovi positivi nel Paese aumentano per il quinto giorno consecutivo - seppure a minor ritmo - dopo un'episodica flessione il 26 ottobre, e non sembra più potersi attendere il risultato delle misure dell'ultimo Dpcm.

Chiusure mirate di altre attività e zone rosse appaiono l'ultima chance prima del lockdown Italia.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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