Non solo profughi: a Isaccea c’è chi vuole rientrare in Ucraina
Il porto fluviale romeno è diventato un crocevia tra chi scappa dalla guerra e chi rientra a Odessa
Quando i primi profughi ucraini hanno iniziato ad attraversare il Danubio alla frontiera di Isaccea, un paese di cinquemila abitanti nel sud-est della Romania poco distante dal Mar Nero, l’attacco dei russi era appena iniziato e nei dintorni nessuno si aspettava che la zona sarebbe diventata un crocevia così movimentato. «Qui facciamo turismo fluviale, non avremmo mai immaginato di vedere gente da tutto il mondo per la crisi ucraina» racconta Vera Mocanu, titolare di una guest house a Samova, a
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