Metti una donna a Palazzo Chigi: Giorgia Meloni è presidente del Consiglio
«Non c'è nulla da ridere, anche una donna può essere eletta» commentava Sandro Pertini in Parlamento nel 1978, in occasione delle elezioni del presidente della Repubblica. Una donna fu eletta davvero, ma un anno dopo, quando Nilde Iotti diventò presidente della Camera dei Deputati, la terza carica dello Stato. Un ruolo che mantenne per tredici anni consecutivi: primato che da allora non è mai stato ancora battuto.
Fino ad oggi, una donna presidente del Consiglio in Italia non c’era mai stata. Ci arrivò vicino sempre Nilde Iotti, ottenendo un mandato esplorativo nel ‘87 da Francesco Cossiga, che però fallì. È a Giorgia Meloni, classe 1977 e presidente di Fratelli d’Italia, che la storia assegna la carica di premier, per la prima volta rappresentata da una donna.
Il primo passo in politica a 15 anni
La carriera politica della leader, come molti sanno, è tutta in salita: a 15 anni già iscritta al Fronte della Gioventù, quattro anni dopo responsabile nazionale di Azione studentesca. La passione e le idee chiare e incontrovertibili le ha avute da sempre, e grazie alla dedizione le hanno permesso di essere eletta nel 2006 alla Camera dei Deputati, come esponente di Alleanza Nazionale.
Il fatto di essere la prima donna presidente del Consiglio non è il suo primo record. Nel 2008, durante il IV governo Berlusconi, è diventata ministro per la Gioventù, il più giovane ministro nella storia dell’Italia repubblicana. Da qui si guadagna il soprannome di «Calimera», donna delle istituzioni molto determinata. Così determinata che nel 2012 lascia il Pdl e fonda il partito di Fratelli d’Italia con Guido Crosetto, divenendone presidente due anni dopo.
Storia recente
Non senza numerosi ostacoli: più di tutti quei continui ed ambigui rimandi al fascismo e all’idea di un’Italia che strizza l’occhio al Ventennio. Condanne e critiche rincarate dal fatto che non ci sia stata una vera e propria presa di distanza significativa da parte di Meloni, fino al limite. «In Fratelli d’Italia non c’è spazio per i nostalgici del fascismo. La destra italiana ha consegnato il fascismo alla storia da decenni». Dichiarazioni per allontanare le ipotetiche ombre del passato, che riaffiorano sempre minacciose.
Coerente, sicura delle sue opinioni, ma soprattutto «non ricattabile». Giorgia Meloni giunge al Quirinale questo pomeriggio con l’atteggiamento di chi già sa e ha deciso. Il colloquio tra la leader di FdI e il Capo dello Stato dura più di un'ora. Quando esce dalla stanza, Giorgia Meloni non solo accetta di diventare il prossimo presidente del Consiglio, ma ha già pronta la lista dei ministri del suo governo. E si prepara a giurare sulla Costituzione e ottenere la fiducia delle Camere.
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