Messa di Natale, verso l'orario anticipato: oggi il vertice Cei
Il Papa interrompe, dopo 67 anni, la tradizione dell'omaggio alla Madonna in piazza di Spagna l'8 dicembre. La benedizione sulla città di Roma, i suoi abitanti e i tanti malati in ogni parte del mondo, avverrà in forma privata in Vaticano. Il Covid dunque sospende un altro momento religioso molto sentito, il dono dei fiori per la Festa dell'Immacolata alla Madonna sulla stele, con la partecipazione anche dei Vigili del fuoco. D'altronde la cerimonia nel cuore di Roma ha sempre attratto, in un luogo tutto sommato limitato, centinaia di persone, tra romani e turisti.
Intanto nelle linee guida che saranno pubblicate mercoledì sulle misure anti-Covid, per il Natale, la Commissione europea raccomanda di valutare di «non permettere assembramenti». In particolare si chiede di «considerare di evitare cerimonie religiose con grossi assembramenti, sostituendole con iniziative online, in tv o alla radio».
Tornando al Vaticano, si annuncia dunque un dicembre ancora blindato per le celebrazioni del Papa. La Messa di Natale si terrà con la presenza limitata di fedeli nella basilica vaticana e forse accessi contingentati potrebbero esserci anche per la benedizione Urbi et Orbi del 25 dicembre. Anche se le modalità dello svolgimento di questo importante appuntamento non sono ancora state decise.
Intanto oggi il Consiglio permanente della Conferenza Episcopale Italiana si riunirà in sessione straordinaria per una condivisione sulla situazione legata alla pandemia e sulle nuove vie di azione pastorale. Si attende comunque dal parlamentino della Cei anche qualche indicazione sul Natale ormai vicino. Non sarà presente il Presidente, il cardinale Gualtiero Bassetti, ancora ricoverato al Gemelli per la fase di convalescenza dopo il Covid. La questione dell'orario della cosiddetta «Messa di mezzanotte» non tocca più di tanto i vescovi. Già in Vaticano, dai tempi di Benedetto XVI la Messa del 24 viene celebrata ben prima della mezzanotte e lo stesso accade in molte parrocchie. E dunque, se il nuovo Dpcm manterrà il coprifuoco alle 22, le diocesi faranno in modo che le celebrazioni del 24 dicembre siano anticipate.
Quanto alle Messe del 25, le più frequentate dell'anno, potrebbero non esserci nuovi protocolli ma piuttosto dovrebbe essere demandato agli stessi vescovi l'onere di chiedere a tutti i parroci di fare in modo che nelle celebrazioni siano rispettate le regole del distanziamento e del numero massimo di fedeli che sarà possibile accogliere in ciascuna celebrazione. Il clima tra Chiesa e governo italiano sembra di grande collaborazione.
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