Meningite nel Basso Sebino, Gallera: «Vaccineremo gli studenti»
Nonostante la corsa alla vaccinazione nell'area del Sebino - in seguito ai cinque casi di meningite di cui due mortali registrati nell'ultimo mese - non c'è carenza di vaccini e l'azione per contenere il focolaio si sta svolgendo con tempestività e capillarità. Sono questi i principali concetti ribaditi dall'assessore regionale alla Salute Giulio Gallera (qui il suo intervento) dopo la chiusura del vertice convocato nel pomeriggio di domenica in Prefettura a Bergamo.
Grande attenzione sarà riservata agli studenti delle scuole superiori del Basso Sebino (che comprende 12 comuni: Parzanica, Vigolo, Tavernola bergamasca, Predore, Adrara San Rocco, Adrara San Martino, Viadanica, Sarnico, Villongo, Vigolo, Gandosso, Credaro, Foresto Sparso) che verranno raggiunti, comune per comune, nei diversi istituti scolastici, per essere sottoposti a vaccinazione (così come docenti e personale scolastico). Non è quindi prevista la chiusura delle scuole. «Stiamo lavorando in maniera ampia. Non ci sono problemi di vaccini e abbiamo deciso di intervenire per la fascia debole, gli studenti: ci recheremo nelle scuole per vaccinare direttamente i ragazzi. Siamo in stretto collegamento con il Ministero della Salute e con l’Istituto Superiore della Sanità che ci hanno ringraziato per il lavoro che stiamo svolgendo. In nessuna linea guida è prevista alcuna chiusura delle scuole. Da metà settimana andremo nelle scuole superiori e vaccineremo i ragazzi: nelle scuole della zona e dove sono presenti i giovani residenti del Basso Sebino».
Il vertice è stato fondamentale per definire come coordinare il cordone vaccinale e il piano per far fronte ai casi di meningite verificatisi in queste settimane. Hanno partecipato al tavolo tutti i sindaci del Basso Lago e della Val Calepio, i due Ambiti territoriali più vicini alla zona interessata dai casi. Accanto ai primi cittadini del territorio c'erano il prefetto di Bergamo Elisabetta Margiacci, il Presidente della Provincia di Bergamo Gianfranco Gafforelli, il direttore di Ats Bergamo Massimo Giupponi e rappresentanti di Asst Bergamo Est.
«Abbiamo incontrato i sindaci e abbiamo ascoltato le richieste e le preoccupazioni dei cittadini - ha spiegato ancora l’assessore Gallera -. Abbiamo dato tutte le risposte e ricordiamo che sia Ats sia Regione Lombardia hanno agito con grande tempestività in questa situazione così anomala. Non è anomalo però il numero delle persone che si sono ammalate di meningite, nell’ordine ogni anno sono dai 30 ai 40 casi in Lombardia, ma il fatto che sono circoscritti nella stessa area geografica. Per questo motivo, coloro che correvano un rischio reale perchè sono stati esposti a chi era malato, è stato subito profilassato con l’antibiotico. Si ricorda che la meningite si trasmette solo con il vapore acqueo, con gli starnuti, stando a stretto contatto con una persona malata - aggiunge l’assessore -. Per gli altri abbiamo iniziato un’azione a tappeto di vaccinazioni: per tutti, da zero a 60 anni, abbiamo aperto ambulatori che stanno effettuando da 500 a mille vaccini al giorno».
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