Maturità, chi è Giorgio Caproni
Il grande inatteso. Giorgio Caproni è stato scelto come tema per la prima prova di maturità. Meno scontato e forse poco studiato a scuola, Giorgio Caproni (Livorno 1932 - Roma 1990) è stato uno dei grandi lirici del Novecento.
Di formazione musicista e poi maestro, la sua poetica è comunemente associata all’ermetismo, la corrente fiorita negli anni ’30 a Firenze, il cui tratto più specifico è una programmatica inclinazione all’oscurità.
Caproni fu considerato ermetico in seguito, insieme a Sereni, Bertolucci e Penna, ma le sue poesie conservano ascendenze del vocianesimo ligure (da Sbarbaro a Boine) e tracce autobiografiche. Il tono che adotta è medio, di canzonetta fra classica e popolareggiante.
«Come un’allegoria» è la prima raccolta di idilli, uscita a Genova nel 1936, «Il seme del piangere» (1959) quella più fine e più nota.
Caproni è stato anche traduttore di opere eccezionali come «Il Tempo Ritrovato» di Marcel Proust, «Poesie e prose» di René Char, ma anche di Apollinaire, Céline, Cendras.
«Versicoli quasi ecologici», la lirica scelta per l’analisi del testo della prima prova, è tratta dalla raccolta «Res amissa», uscita postuma a cura di Giorgio Agamben nel 1991.
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