Manovra, la bocciatura di Bankitalia

Per il Def è il giorno dei no. Nelle audizioni in Parlamento arrivano le bocciature di Bankitalia, Corte dei Conti e Ufficio parlamentare di bilancio, che non lo valida perché considera «troppo ottimistiche» le stime del Pil immaginate dal governo gialloverde.
Intanto sui mercati lo spread è schizzato ieri fino a quota 315, ai massimi dal 2013, per chiudere sotto 300 con la Borsa in lieve rialzo.
La soglia di 400 punti per il differenziale Btp-Bund è lo spettro del governo: «Faremo come Draghi», dice il ministro Tria. «Se ci sfugge lo spread, la manovra deve cambiare», afferma Savona. Ma a sera, prima di un nuovo vertice a Palazzo Chigi, i due vicepremier Salvini e Di Maio garantiscono: «Andiamo avanti non tradiremo i cittadini».
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