Italia e Estero

Lo sfogo di Razzi: «Non mi ricandidano, ma la gente mi acclama»

In un'intervista a Repubblica, il senatore di Forza Italia Antonio Razzi parla della sua delusione per la mancata candidatura
Antonio Razzi - Foto Ansa/Riccardo Antimiani © www.giornaledibrescia.it
Antonio Razzi - Foto Ansa/Riccardo Antimiani © www.giornaledibrescia.it
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Della non ricandidatura «nessuno mi ha detto nulla. Ci vorrebbe un po' di educazione. Ho lavorato per il bene del partito, per il bene degli italiani. E non ho fatto uno sbaglio. Ho rappresentato come nessun altro il partito all'estero. Silvio Berlusconi alla grande l'ho rappresentato». 

È lo sfogo del senatore di Forza Italia Antonio Razzi, che in un'intervista a Repubblica definisce l'amicizia con il leader nordcoreano Kim Jong-un come la cosa di cui va più fiero dei suoi dieci anni in Parlamento: «Gli atleti delle due Coree sfileranno insieme alle Olimpiadi, a quel dialogo modestamente ho contributo pure io». «Mi sento ancora in forma, avrei potuto dare ancora tanto. Silvio mi diceva sempre 'questa è la tua famiglià. Però, dico io, in famiglia non ci si comporta così», afferma Razzi. 

«Non so nemmeno se è stata una decisione di Berlusconi, o di una delle sue pedine. Ma lui sa che la gente mi acclama, 'Antonio di qua, Antonio di là', da Nord a Sud è tutta una ola».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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