La Sardegna, prima in Italia, è zona bianca
La Regione Sardegna ha già preso visione dell'ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza con cui si certifica la zona bianca per l'isola (serve un Rt sotto 0.5).
Lo dichiara l'assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, che questa mattina ha partecipato a una videoconferenza con il ministro Speranza, il presidente dell'Istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro e il direttore generale del dipartimento di Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza. Adesso il presidente della Regione Christian Solinas dovrebbe adottare una sua ordinanza che prevederà riaperture graduali e controllate, e comunque concordate costantemente con il Ministero e il comitato tecnico scientifico.In zona bianca rimangono in vigore, per contrastare il virus, solo l’obbligo della mascherina, il di distanziamento sociale e l’obbligo di sanificazione. Il «liberi tutti» scatterà da lunedì primo marzo. La scorsa settimana la Valle d’Aosta ha sfiorato l’obiettivo.
Si ragiona, in particolare, sui nuovi orari di chiusura di bar e ristoranti che da lunedì potranno lavorare anche per la cena, e, ovviamente, sull'eventuale slittamento del coprifuoco notturno che comunque resterà.
Le riaperture saranno decise di volta in volta in base agli esiti di un tavolo di monitoraggio permanente del quale fanno parte il ministero e il comitato tecnico scientifico. Tutti i protocolli attivi dall'inizio della pandemia per contrastare il coronavirus resteranno validi. Ora che la Sardegna è bianca, diventa sempre più concreta l'ipotesi che a chi intende entrare nell'Isola sarà richiesta una certificazione della vaccinazione anti-Covid o di tampone effettuato prima dell'imbarco. Il certificato, però, non dovrebbe essere oggetto dell'ordinanza regionale sulle riaperture ma di una successiva.
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