Italia e Estero

La Corte europea dei diritti dell'uomo valuterà il caso Viscardi

È quanto ottenuto da Guido Viscardi, unico superstite della strage di Pontevico
STRASBURGO: LA PROTESTA DI GUIDO VISCARDI
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La Corte europea dei diritti dell'uomo valuterà il caso Viscardi per decidere l'eventuale riesumazione del corpo di Lijubisa Vrbanovic, detto Manolo, l'uomo che la notte del 15 agosto di ventisette anni fa, ha massacrato a Torchiera di Pontevico un'intera famiglia.

Il tribunale europeo si occuperà anche di valutare un possibile risarcimento per i familiari. È quanto ottenuto da Guido Viscardi, unico superstite dell'eccidio di Ferragosto, che alle quattro di lunedì mattina è partito in auto per la città francese sede della Consiglio europeo, con le figlie Sara e Giulia. 

A Strasburgo i Viscardi sono arrivati poco dopo mezzogiorno e giunti di fronte la sede della Corte, hanno parcheggiato la macchina sul marciapiede di fronte l'entrata principale, in segno di protesta. Attaccate alle portiere dell'auto, sul cofano posteriore e su quello anteriore, sette gigantografie della madre Agnese, così come è stata rinvenuta la mattina del 16 agosto dal figlio Guido. Un'immagine straziante di una donna uccisa in modo brutale dalla «banda degli slavi», così come era stata ribattezzata la gang capeggiata da Manolo.

È stata Sara, in francese, a rivolgersi agli uomini della sicurezza per spiegare perché erano lì e chiedere di essere ricevuti dall'italiano Guido Raimondi, giudice della Corte europea dal 2010 e oggi presidente della stessa. 
Presentato il ricorso, si attende ora la pronuncia di un giudice europeo.

 

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