L'inchiesta della Procura sui crolli ad Amatrice e Accumoli
Inizia a muovere i primi passi concreti, con sequestri, audizioni e acquisizioni di documenti, l'inchiesta giudiziaria avviata dalla procura di Rieti sul terremoto che ha messo in ginocchio Amatrice e Accumoli, i due comuni del Reatino maggiormente colpiti dalla scossa delle 3.36 del 24 agosto insieme a quelli del versante marchigiano e abruzzese.
Il procuratore capo Giuseppe Saieva, arrivando ieri alla cerimonia funebre di Amatrice, ha annunciato che oggi darà il via ai primi accertamenti nell'ambito dell'inchiesta, al momento ancora a carico di ignoti, in cui si ipotizzano i reati di disastro colposo e omicidio colposo.
La road map tracciata dalla procura reatina, che vede impegnata anche la pm Cristina Cambi, prevede una prima fase - iniziata lunedì con il sequestro dell'edificio della scuola di Amatrice «Romolo Capranica» - che vedrà gli investigatori di carabinieri, guardia di finanza e corpo forestale impegnati a sequestrare gli stabili danneggiati dal sisma. Parallelamente, la procura dovrà acquisire anche tutta la documentazione amministrativa al momento sepolta sotto le macerie dei municipi dei due comuni reatini.
Sarà necessario, sulla base dei sopralluoghi che stanno compiendo i tecnici vigili del fuoco, avviare anche una mappatura di tutti gli edifici danneggiati su cui si dovrà concentrare l'attenzione del pool di consulenti tecnici che la procura si appresta a nominare. Subito dopo, e comunque «a breve», gli inquirenti inizieranno a sentire tecnici comunali e amministratori, in primis i sindaci.
L'inchiesta procederà su più fronti, compreso quello relativo ai crolli degli edifici privati. La Guardia di finanza avvierà una campionatura dei materiali utilizzati negli edifici danneggiati per capire se fossero scadenti o non in grado di sostenere un terremoto in una zona ad alto rischio sismico. Queste ultime verifiche, ovviamente, riguarderanno soprattutto la scuola di Amatrice e il campanile di Accumoli, pesantemente danneggiati nonostante i recenti interventi di miglioramento e consolidamento sismico; un aspetto su cui sta già lavorando la stessa guardia di finanza su input dell'Anac.
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