Italia e Estero

«Il voto del futuro», ma i dati sono ancora parziali

A più di otto ore dalla chiusura dei seggi non tutte le voting machine sono state scritinate
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Il governatore Roberto Maroni si è detto soddisfatto, in primis per il buon funzionamento del voto elettronico, al suo debutto nel referendum per l'autonomia della Lombardia, e in seconda battuta per il raggiungimento della soglia del 40% di votanti, ben al di sopra del 34 auspicato nei giorni scorsi.

Che l'affluenza sia effettivamente al 40% però non è al momento verificabile: sul sito di Regione Lombardia, infatti, non ci sono dati a riguardo, e il dato è ancora - per il momento - una proiezione.

 

 

Alle 7.30, cioè a otto ore e mezza dalla chiusura dei seggi, le voting machine scrutinate sono il 91,1% del totale e i sì superano il 95% delle preferenze. Di più, il sito di Regione non riporta.

Se alla vigilia del voto i problemi si sono limitati a qualche voting machine capricciosa, a urne chiuse la riflessione è sui tempi dello scrutinio e più in generale sul voto elettronico. «Abbiamo avuto delle criticità dovute alla novità» del voto elettronico, «ma la grande soddisfazione è che sono state tutte risolte e che il sistema ha funzionato in piena sicurezza, i paventati attacchi hacker non si sono visti» ha detto Maroni. «Abbiamo sperimentato il futuro per l'Italia», ha aggiunto. «L'ho già detto al ministro Minniti che in futuro per la Lombardia la via del voto è quella».

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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