Il taglio dei parlamentari è legge: gli eletti saranno solo 600
Il disegno di legge costituzionale che riduce i deputati a 400 dai 630 attuali ed i senatori a 200 dagli attuali 315, è stato definitivamente approvato a Montecitorio con 553 voti a
favore, 14 contrari e due astenuti.
Trattandosi di un disegno di legge costituzionale, era richiesta la maggioranza assoluta dei componenti dell'Assemblea, pari a 316 voti. Un applauso dell'Aula proveniente soprattutto dai banchi di M5S, ha salutato l'approvazione definitiva della riforma per il taglio dei parlamentari.
Se il numero di eletti nelle due Camere si riduce complessivamente di 345 unità, per i bresciani la cura dimagrante della rappresentatività vedrà i seggi da assegnare ridursi sino a un totale di 10 o 11.
Da oggi l'Italia, tra i grandi Paesi europei, è quello con la rappresentanza parlamentare più bassa in proporzione al numero dei suoi abitanti. La Camera ha detto sì alla riforma del taglio dei parlamentari, ora la parola potrebbe passare ai cittadini per un referendum confermativo.
Dopo una discussione generale iniziata in sordina ieri, con una scarsa presenza in aula di deputati, oggi l'emiciclo di Montecitorio ha registrato il tutto esaurito per votare una riforma storica come più volte definita dal M5S.
Il sì definitivo è arrivato alla quarta lettura e ha dato il via alla riduzione del numero dei parlamentari: il risparmio stimato, secondo il M5S, sarà di 100 milioni l'anno, 500 a legislatura. Cifra ridimensionata dall'Osservatorio dei Conti Pubblici, secondo il quale secondo il quale il risparmio annuo si attesterebbe a 57 milioni l'anno e 285 per legislatura. I numeri certi si hanno nel rapporto tra cittadini ed eletti, con la riforma ci sarà un eletto ogni 151mila abitanti alla Camera e un senatore ogni 302mila. In Francia, Regno Unito e Germania il rapporto è un eletto ogni 100-110mila abitanti.
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