Il punto sull'attentato a Barcellona
Almeno 13 morti e 80 feriti, 15 dei quali gravi, in un massacro che l’Isis ha rivendicato in serata attraverso la sua agenzia Amaq.
Degli 80 feriti nell'attentato di Barcellona, 15 sono in condizioni gravi, riferisce la Protezione civile catalana. Altri 23 sono «meno gravi» e 42 «lievi». La protezione civile è in contatto con le sedi dei consolati di Barcellona in quanto, riferisce Efe, fra le vittime ci possono essere diversi turisti.
Questo l'ultimo triste bilancio della strage che ha gettato nel terrore Barcellona quando, verso le 17, un furgone bianco è piombato sulla folla che passeggiava sulla Rambla.
Le due persone arrestate dalla polizia sono collegate con l'attentato di Barcellona, ma fra di loro non c'è il conducente del furgone, ha detto il dirigente dei Mossos d'Esquadra, la polizia catalana Josep Lluis Trapero. Uno dei due è di nazionalità marocchina, l'altro è un cittadino spagnolo nato a Melilla, l'enclave spagnola in territorio marocchino. In serata, in un susseguirsi di notizie confuse, il capo del governo catalano Puigdemont ha annunciato che un terzo uomo è stato ucciso in una sparatoria con la polizia a Sant Just Desvern, una decina di chilometri a ovest di Barcellona, dopo aver tentato di forzare uno dei posti di blocco.
Il governo catalano ha decretato tre giorni di lutto nazionale: ad annunciarlo è stato il ministro degli interni catalano Joaquim Forn.
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