Italia e Estero

Il governo sta pensando di estendere l'obbligo del green pass

L'ipotesi è di renderlo obbligatorio per tutte le situazioni di assembramento: oltre a stadi e concerti, anche viaggi in treno o aereo e palestre
Il green pass - Foto Ansa  © www.giornaledibrescia.it
Il green pass - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Il governo italiano sta valutando di rendere obbligatorio il green pass per tutte le situazioni a rischio di assembramento. E quindi mezzi di trasporto a lunga percorrenza come aerei e treni, stadi, concerti, palestre, discoteche e convegni. Se ne parlerà alla cabina di regia prevista per lunedì o martedì, dicono le agenzie riportando fonti interne a palazzo Chigi.

È questa la linea prevalente nel governo Draghi, vista la crescita costante dei casi in tutto il paese. Giocherà probabilmente un ruolo decisivo il report settimanale del ministero della Salute che esce oggi. A preoccupare è anche la diffusione della variante Delta, che sta provocando un aumento notevole dei contagi in Spagna, Portogallo e Paesi Bassi e contribuendo a bloccare all’estero in quarantena alcune centinaia di ragazzi italiani. Le ospedalizzazioni però diminuiscono e infatti un’eventuale estensione dell’obbligo del green pass sarebbe dettata dalla volontà di preservare la vita sociale senza imporre nuove restrizioni, come il ritorno delle zone colorate.

Solo dopo la seconda dose

Tra i provvedimenti ai quali pensa il governo Draghi c'è anche quello di riservare il rilascio del green pass solo dopo la seconda dose, in linea con il resto dell’Unione europea. Questa mossa ha il chiaro fine di incentivare le vaccinazioni, che stando alle ultime dichiarazioni del generale Figliuolo viaggiano con una media di oltre 500 mila somministrazioni al giorno, ma si tratta soprattutto di richiami. Tanti infatti non si prenotano, perché temono di ricevere l’appuntamento per la seconda dose mentre sono in vacanza.

Stadi, concerti e congressi

Per andare allo stadio o a un concerto è già obbligatorio il certificato verde. L’obbligo sarà rinnovato con la ripresa del campionato di calcio e delle altre discipline sportive, così come anche per i congressi e gli eventi che vedono la presenza di tante persone. 

Palestre e piscine

Anche per andare in palestra o in piscina si pensa all’obbligo della certificazione verde - e quindi di concedere l’ingresso solo a chi si è vaccinato, è guarito o ha avuto un tampone negativo nelle ultime 48 ore.

Ristoranti 

Si sta discutendo molto su questa opzione a livello nazionale. I gestori dei locali sono furiosi e hanno già annunciato proteste. Non sarebbe facile introdurre l’obbligo anche qui, motivo per cui è possibile che si trovi una soluzione intermedia (per esempio imporre il green pass solo per i locali al chiuso).

Treni e aerei

Per andare fuori dall’Italia in aereo o in treno è già obbligatorio il green pass, ma si sta valutando di estendere l’obbligo anche per i tragitti interni al paese. Più complicato coinvolgere nel provvedimento anche metropolitane e autobus, dove il controllo è minore.

Discoteche

Non si sa ancora quando potranno riaprire, e nell’incertezza si è iniziato a parlare di green pass anche per entrare nelle discoteche. Nessuno tranne la Lega spinge per riaprirle, l’ultima ipotesi sul tavolo parlava di metà luglio.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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