I talebani hanno conquistato altre tre città dell'Afghanistan
Kunduz, Sar-e-Pul, Taloqan: in poche ore tre città afghane, capoluoghi di province, sono cadute nelle mani dei talebani, dopo Zaranj e Sheberghan. Continua l'avanzata dei militanti nel Paese da cui nelle scorse settimane sono andate via le forze americane e straniere a guida Nato dopo vent'anni di presenza, e di guerra.
Da venerdì i capoluoghi di provincia conquistati dai talebani sono in tutto cinque. Tra le ultime conquiste la più rilevante a livello strategico è Kunduz. Con i suoi 270mila abitanti è considerata la porta d'ingresso alle province afghane del nord ricche di materie prime e per questo molto ambite. A livello logistico poi, è anche una sorta di crocevia da cui partono collegamenti con città importanti, come la capitale Kabul. La frontiera con il Tajikistan è una delle rotte più battute per la fuoriuscita di oppio ed eroina dall'Afghanistan verso l'Asia centrale, da dove trova la sua strada per l'Europa. Nel 2001, all'inizio della guerra, Kunduz rappresentava una roccaforte della militanza talebana nel nord. Fu strappata più volte alle forze straniere, nel 2015 e nel 2016, ma i talebani non riuscirono mai a consolidare e mantenere la loro presenza a lungo. Controllare Kunduz non è quindi obiettivo da poco e la giornata di oggi potrebbe accelerare l'avanzata dei talebani che da maggio procede senza trovare grandi ostacoli sulla sua strada.
Da quanto riporta però il New York Times, il presidente americano Joe Biden per ora non cambia i piani del ritiro delle truppe Usa dal Paese entro la fine del mese. Secondo il quotidiano, i funzionari della Casa Bianca sarebbero quindi in costante contatto con l'ambasciata americana a Kabul. In serata gli Stati Uniti hanno inviato in Afghanistan alcuni bombardieri B-52 e AC-130H Spectre per fermare l'avanzata dei talebani. I bombardieri, che vanno ad affiancare i droni Reaper già in azione, sarebbero partiti da una base aerea in Qatar e verrebbero impiegati per colpire obiettivi nelle zone di Kandahar, Herat e Lashkar Gah.
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