I bresciani alla Gmg, sotto il sole fino alla veglia «per una Chiesa giovane e immersa nel mondo»
Oggi giornata conclusiva della Gmg, la Giornata mondiale della gioventù 2023, con la Messa celebrata dal Papa alle 9 al termine della notte di veglia e l’incontro con i volontari alle 16.30 per riflettere sul tema del servizio e della condivisione. Un viaggio durato una settimana e che si è dipanato attraverso luoghi, momenti e parole chiave differenti; sei gli inviti rivolti ai giovani, uno per ogni giornata: «Parti», «Affrettati», «Gioisci», «Credi», «Ringrazia» e oggi sarà la volta di «Alzati». Dopo le giornate in centro a Lisbona e a Fatima i giovani hanno raggiunto ieri il Campo di Grazia, nella zona costiera alla periferia est della capitale portoghese, dove alle 20.45 - ora locale - ha preso il via la veglia col Papa. Per i ragazzi, tra i quali figurano numerosi bresciani, tante emozioni condivise a parole tra di loro e anche via social con parenti e amici rimasti a casa.
Ricordi indelebili
«Sicuramente sono grandi emozioni: vedere tutte queste persone in uno spazio piccolo per lo stesso motivo mi riempie il cuore - racconta Simone, della parrocchia di San Polo storico -. Non sono mancate le difficoltà, viste le temperature, ma tutto viene superato dalla bellezza delle persone che mi circondano e che ho conosciuto». Concorda il compagno di parrocchia Federico: «Bello stare qua accampati insieme a ragazzi da tutto il mondo, tutti uniti con l’obiettivo di vedere e ascoltare il Papa. Sono contento di avere l’opportunità di condividere un momento sacro come la preghiera con queste persone». Per Annalisa, della parrocchia Beato Palazzolo, la Gmg è stata «bellissima, l’occasione di vedere e conoscere gente di diverse nazionalità. Ci sono stati momenti di raccoglimento e preghiera ma anche momenti divertenti, come i cori alla stazione insieme agli altri giovani. Non ho apprezzato troppo il caldo estremo e la folla per raggiungere alcuni luoghi, ma tutti gli sforzi sono poi sempre stati ripagati».
Speranza per il futuro
I ragazzi hanno poi raccontato i momenti e le parole più toccanti della loro esperienza portoghese. Per Eleonora, della parrocchia di Collebeato, è stato fondamentale «parlare di tematiche come la pace e la giustizia, valori che forse stiamo perdendo, ma il fatto che tanti giovani siano arrivati da tutto il mondo indica che rimane forte per tutti la speranza, quella più pura e che abbiamo potuto respirare in questi giorni». Anche Daniel, della parrocchia di Bovezzo, ha parlato di speranza: «Essere qui in così tanti giovani è il segnale forte di una Chiesa che non vuole essere antiquata o distante dal mondo, ma che al contrario ha intenzione di essere vissuta e guidata dai giovani. Questa è un’esperienza di fede e di vita intensissima. Una frase che mi ha colpito parecchio è stata quella di don Luigi Ciotti, che ha spiegato come il dubbio sia parte integrante della fede. L’ho trovato molto rassicurante e illuminante».
Per Filippo, da Gottolengo, è importante tornare a casa «portandosi nel cuore tutte le parole che abbiamo ascoltato. Non era la mia prima Gmg, ero già stato a Cracovia, ma in questo contesto mi trovo sempre bene». Tantissime anche le fotografie ricondivise dai ragazzi sui social: bandiere dell’Italia sventolanti e disegnate sulle guance, zaini colorati, tende e ripari di fortuna costruiti sotto il palco del Papa, abbracci e selfie con giovani di altre nazionalità, video di momenti di raccoglimento, preghiera e altri di divertimento, con canti intonati durante il cammino, dalle canzoni più strettamente di Chiesa a «Madonnina dai riccioli d’oro».
Oggi sarà tempo per le ultime intense emozioni prima del rientro a casa.
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A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.
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