Italia e Estero

Gualdo riparte dalla scuola e dal taglio del nastro

Mancano poche ore all'inaugurazione del polo scolastico costruito grazie alla generosità dei bresciani
Rinasce la scuola di Gualdo
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Verrà inaugurato domani, sabato 15 settembre, il nuovo polo scolastico di Gualdo, realizzato grazie alla generosità dei bresciani.

È l’ultimo capitolo della storia che il Giornale di Brescia ha scritto, in questi due anni, dal 24 agosto 2016, giorno del terribile terremoto che ha messo in ginocchio il centro Italia, fino ad oggi.

I bresciani non hanno lasciato soli i fratelli gualdesi, movendosi subito per regalare un posto sicuro dove far diventare grandi i piccoli della comunità. La scuola è stata terminata in queste ultime settimane grazie alla generosità e alla capacità imprenditoriale bresciana.

Con un Platform iniziale di cento mila euro, il mare della solidarietà della nostra provincia è stato alimentato da mille rivoli e tanti fiumi: da qualche euro della pensione ad assegni consistenti presi dal bilancio della propria azienda, da chi ha radunato gli amici per una cena solidale a chi ha organizzato un evento a scuola.

Per realizzare la scuola e portare avanti tutto l’iter, dalla progettazione alla consegna dell’opera, è stata costituita, poche ore dopo il sisma, l’associazione Non lasciamoli soli guidata da Giovanni Maria Seccamani Mazzoli, allora presidente dell’Editoriale bresciana e da Pier Luigi Streparava, a capo della fondazione della Comunità bresciana.

Grazie al contributo dell’Università, ordini, imprese, professionisti, associazioni, Ubi banca, insieme all’Editoriale bresciana e alla fondazione Comunità bresciana si sono raccolti 1,7 milioni di euro.

La scelta, poi, di destinarli al progetto del polo scolastico di Gualdo, definito ormai il 206esimo comune bresciano, è stata spontanea. Manca solo il taglio del nastro tricolore e l’occasione sarà domani davanti alla nuova scuola che i piccoli allievi frequentano già da qualche giorno. Ora tocca a Gualdo scrivere il seguito della storia.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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