Gualdo, consegnata la scuola: il 15 settembre l’inaugurazione
Mezzogiorno di ieri, i «plenipotenziari» della scuola di Gualdo, costruita grazie al milione e settecento mila euro sottoscritti dai bresciani, viene consegnata dall’impresa bresciana del geom. Claudio Tonelli, all’associazione Non lasciamoli soli che, a sua volta, la consegna al sindaco di Gualdo, Giovanni Zavaglini, e dunque ai gualdesi.
Il verbale viene firmato a mezzogiorno di ieri, nel municipio ricavato da una sezione di capannone all’inizio del paese, essendo il palazzo municipale inagibile; proprio al centro, dove ora si svolge in pieno un bel mercato, con molti stranieri e villeggianti tornati nelle loro seconde case. Tutto si svolge con serietà e precisione tedesca; cioè bresciana. Prima, visita alla scuola, bella come sono poche, belle così, nella nostra provincia. Ci sono tutti coloro che firmeranno poco dopo il verbale di consegna: l’architetto Gianfranco Camadini, project manager fase esecutiva del progetto, delegato dal presidente Pier Luigi Streparava della Fondazione Comunità Bresciana che con l’Editoriale bresciana ha costituito l’associazione «Non lasciamoli soli»; l’ing. Marco Belardi, già presidente dell’ordine degli ingegneri e direttore dei lavori, il geometra Claudio Tonelli, titolare dell’impresa costruttrice con l’inseparabile Adriano Stefani, il geom. Luigi Tomasucci, responsabile ufficio tecnico di Gualdo.
Oltre il fuoco di Bologna - preghiera forte per le vittime -, fuoco schivato per miracolo, da Tobler ed io, per la trentesima volta a Gualdo, si stagliano le ombre e sentiamo le voci dei nostri presidenti, del nostro direttore. Ci seguono, li ascoltiamo. Il presidente Streparava: «Bene, ora la scuola è stata terminata a regola d’arte. Il 15 settembre, il già presidente dell’Editoriale Bresciana, Giovannimaria Seccamani Mazzoli, che ha seguita l’opera dall’inizio alla fine, l’attuale presidente Pier Paolo Camadini, il direttore del Giornale di Brescia e di Teletutto, Nunzia Vallini, abbiamo fissato per la mattina del 15 settembre prossimo, l’inaugurazione della scuola. Sarà un momento emozionante, parteciperemo coralmente e con la sobrietà tipica di noi bresciani. Taglio del nastro, poche prediche, brindisi, ritorno a casa».
Lunedi 17 settembre, gli studenti di Gualdo entreranno nella nuova scuola. Il verbale di consegna non è soltanto un atto dovuto. Costituisce la consegna delle responsabilità, il fatto e il da fare, a chi tocca custodire ora la scuola di Gualdo. La consegna è la definizione di cosa è stato eseguito, cioè tutta la scuola e quello che rimane da fare in capo al comune di Gualdo, il giardinetto e la piazzetta esterna per i pulmini.
Il sindaco Zavaglini ha preso in consegna la scuola. Si fa per dire. In verità già «ci dormiva dentro», la piantonava, toccava e viveva il bancone donato dai bresciani Riva, le sette aule, la palestra, lo spazio assemblea, la sala genitori insegnanti, i laboratori, la mensa e le cucine. Guida perfetta il capo cantiere, il geom. Simone Piantoni. Ecco qualche dato sulla scuola per comprendere la misura di un’impresa bresciana, di chi ha raccolto, scelto, ordinato, progettato, costruito. La scuola di Gualdo misura mille e 400 metri, divisi per un milione e 700mila euro di donazioni, circa, fanno mille e duecentomila di costo al metro quadro; la scuola è disposta su due piani, solida, sicura e luminosa con 70 punti luce. Per costruirla i bresciani ci hanno impiegato 210 giorni compreso il mese di neve. C’è qualcosa che vi assomigli in giro per quello che si conosce? Orgoglio bresciano, consapevolezza niente superbia. Ma, viva il cielo, autostima sì, operativa e morale, altrimenti entreremmo nel campo opposto dell’indifferenza oppure dell’ipocrisia.
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