Gessi, il governo frena il tracciamento dopo il caso Wte
Il Cdm impugna la norma della Lombardia e prosegue ad equipararli a fertilizzanti: la competenza è statale
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Terreni cosparsi da fanghi di defecazione - Foto © www.giornaledibrescia.it
Niente da fare. Roma dice no al tracciamento dei gessi da defecazione derivati dai fanghi e, al momento, equiparati in agricoltura a semplici fertilizzanti. E lo fa ufficialmente, impugnando la legge numero 15 del 6 agosto 2021 voluta dalla Lombardia, che prevedeva per i gessi le stesse regole di «controllo» a cui sono sottoposti i rifiuti e i fanghi. Questo - si legge nel verbale - perché la norma regionale è «costituzionalmente illegittima». Vero: formalmente la competenza in materia è statale
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