Italia e Estero

«Frenata dei contagi? Influisce il calo dei tamponi: 12% in meno»

Secondo Fondazione Gimbe i test diagnostici sono stati quasi 27 mila in meno rispetto alla settimana precedente
Un tampone eseguito con modalità drive in - Foto Epa/Daniel Pockett
Un tampone eseguito con modalità drive in - Foto Epa/Daniel Pockett
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La riduzione dei pazienti ricoverati e l'ulteriore frenata nell'aumento dei nuovi casi di Covid-19, «è condizionata dal netto calo dei tamponi diagnostici che sono stati quasi 27 mila in meno rispetto alla settimana precedente, ovvero il 12,4%. Mentre una decina di focolai segnalati nell'ultima settimana dimostrano che il virus continua a circolare». Lo afferma il presidente di Gimbe Nino Cartabellotta, sulla base dei dati diffusi dalla Fondazione.

«Invitano a diffidare dal senso di falsa sicurezza che traspare da improvvide dichiarazioni prive di basi scientifiche e che rischia di alimentare pericolosi comportamenti individuali - dice - più frequenti con l'arrivo della bella stagione». Secondo Gimbe, nella settimana 17-23 giugno si segnalano 270 decessi (+0,8% rispetto alla precedente), 62 persone in meno in terapia intensiva (-35%), 1.448 ricoverati in meno (-44%); 1.133 casi totali (+0,6%), e una diminuzione del 12,4% dei tamponi per individuare nuovi casi (26.876 in meno della settimana precedente) e del 5% di quelli di controllo (-18.937).

Gimbe elenca poi i focolai identificati in città italiane: a Mondragone (Caserta) con 49 positivi; Palmi (Reggio Calabria) con 8 positivi; Bologna con 14 positivi in un'azienda e 13 in un'attività commerciale; Montecchio (Reggio Emilia) con un focolaio in due famiglie con legami parentali (7 positivi); Bolzano con 11 positivi in un focolaio familiare; Como con 7 positivi in una casa di accoglienza per persone bisognose; Prato e Pistoia con 19 positivi; Porto Empedocle (Agrigento) con 28 positivi nella nave dei migranti; Alessandria, con 13 positivi in una casa di riposo e, infine, a Roma 4 positivi in istituto religioso, si sono andati ad aggiungere ai ben noti focolai della Garbatella e dell'ospedale San Raffaele Pisana relativi alle settimane precedenti. Segnalazioni che, secondo Cartabellotta, «confermano che il virus è sempre presente e rialza la testa ogni qualvolta le condizioni ambientali favoriscono una ripresa del contagio».

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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