Italia e Estero

Eutanasia legale, raccolte 500mila firme per il referendum

Il comitato promotore annuncia la meta. Il Vaticano: «Nuova forma di eugenetica»
Marco Cappato durante la raccolta firme per il referendum sull'eutanasia - Foto Ansa/Luca Zennaro © www.giornaledibrescia.it
Marco Cappato durante la raccolta firme per il referendum sull'eutanasia - Foto Ansa/Luca Zennaro © www.giornaledibrescia.it
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Oltre 500 mila firme raccolte, anche con le piazze svuotate dal caldo e dalla voglia di vacanze degli italiani. È già una vittoria per i promotori del referendum per la legalizzazione dell’eutanasia, che con un mese e mezzo di anticipo sui tempi prefissati, hanno raggiunto la soglia necessaria per portare al voto un tema doloroso e delicato come il fine vita. Ma anche fortemente divisivo, tanto che nel pieno di agosto fa salire sulle barricate la componente cattolica del Parlamento e scendere in campo il Vaticano, con Monsignor Vincenzo Paglia, il presidente della Pontificia Accademia per la Vita, che parla di «eugenetica» e «pericolo che avvelena la cultura».

«Noi non ci fermiamo, si va avanti», dicono Filomena Gallo e Marco Cappato, dal Comitato promotori Eutanasia legale e all’Associazione Luca Coscioni. A firmare ai banchetti sono stati in 430 mila, altri 70 mila hanno sfruttato la piattaforma online e un numero ancora imprecisato di consensi è stato raccolto nei Comuni, L’obbiettivo ora, spiegano, «è arrivare a 750.000 entro il 30 settembre, così da mettere in sicurezza il risultato da ogni possibile errore, ritardo o difficoltà nelle operazioni di rientro dei moduli». Il referendum da presentare ha lo scopo di abrogare la criminalizzazione del cosiddetto «omicidio del consenziente» (articolo 579 del codice penale) e rimuovere gli ostacoli alla legalizzazione dell’eutanasia anche con intervento attivo da parte del medico su richiesta del paziente, come in Olanda, Belgio, Lussemburgo e Spagna. Al risultato, plaudono i Radicali, Così come +Europa e Sinistra Italiana, «davanti a un Parlamento inerme». Che a questo punto non potrà più far finta di nulla.

«È giusto che i cittadini arrivino dove non arriva la politica e questa iniziativa è utile per dare una scossa alle Camere», commentano i pentastellati Brescia e Perantoni, presidenti della Commissione Affari costituzionali e della commissione Giustizia di Montecitorio. È nelle commissioni Giustizia e Affari sociali che si lavora alla modifica dell’articolo 580 del codice penale. La politica fibrilla, con le componenti cattoliche che sostengono la levata di scudi del Vaticano. La senatrice Paola Binetti dell’Udc esorta a «pretendere ben altre cose dal Sistema Sanitario nazionale. I malati di cancro chiedono terapie innovative - dice - un vaccino contro il cancro, non la morte». Per poi puntare il dito anche verso il Ministro Speranza, «schierato dalla parte della morte».

Per il Vaticano, Monsignor Paglia si dice «profondamente preoccupato» per la «concezione vitalistica della vita. Una concezione giovanilistica e salutistica in base alla quale tutto ciò che non corrisponde a un certo benessere e a una certa concezione di salute viene espulso». Cita una «nuova forma di eugenetica: chi non nasce sano non deve nascere. Chi è nato e non è sano, deve morire. È l’eutanasia. Questa è una pericolosa insinuazione che avvelena la cultura».

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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