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Emoji Day: per festeggiare arrivano i calvi e il pavone

Dal cuoricino alla faccina sorridente: i dati 2017 sul loro utilizzo, fin dall'invenzione negli anni '90
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Alzi la mano chi non ha mai usato, negli ultimi dieci anni, una delle tanto popolari faccine che popolano le chat dei nostri smartphone e computer. Probabilmente, quasi nessuno. Sorridenti, in lacrime, che strizzano l'occhio, imbarazzate o arrabbiate, ormai le emoji - il cui nome in giapponese deriva dai termini scrittura, immagine e carattere - sono diventate parte integrante della comunicazione moderna, tanto da meritarsi anche una giornata speciale.

Si festeggia oggi infatti il World Emoji Day, la giornata mondiale delle emoji, istituita nel 2014 da Jeremy Burge, fondatore di Emojipedia, la piattaforma dove è possibile scoprire il significato e la storia dietro ogni faccina. Il 17 luglio non è stato scelto a caso: nella versione iOS delle emoji, presente sui prodotti Apple, è questa la data che figura sull'immagine del calendario.

Sull' origine delle emoji, sono diverse le teorie: c'è chi dice che il primo ad usare il simbolo della faccina sorridente - :) - sia stato il docente universitario Scott Fahlman nel 1982, chi sostiene che lo stesso Scott l'abbia copiato dal grafico americano Harvey Ball, che già nel 1963 aveva ideato questo modo di comunicare. Alcuni fanno risalire la prima emoticon addirittura ad un documento di Abraham Lincoln, nel quale compare il simbolo «;)» dopo la frase «applausi e risate», anche se è molto probabile che si tratti di un errore di battitura di una segretaria distratta.

Qualunque sia la loro origine, le emoji iniziano ad evolversi negli anni '90 grazie ai cellulari giapponesi, passando da semplici punti tipografici affiancati a vere e proprie icone che esprimono le più diverse emozioni, fino a diventare le faccine che vengono usate oggi, e sempre in maniera più diffusa. A dicembre Mark Zuckerberg, il padre di facebook, ha reso noti i dati sull’utilizzo delle emoji nel 2017: ogni giorno vengono inviate più di 60 milioni di emoticon sul social network e più di 5 miliardi sulla chat Messenger.

Ma quali sono le faccine più usate? Secondo Facebook la più popolare è la faccina che ride fino alle lacrime, seguita da quella con gli occhi a cuoricino e dall'emoji che manda il bacio. I dati cambiano però a seconda della nazione: italiani e spagnoli, da bravi latin lover, usano infatti soprattutto la faccina che bacia. Su Messenger spopola invece il cuore rosso. 

E quelle invece meno usate? Il simbolo della funivia, quello dell'acqua potabile, la tabella con la scritta ABCD. Numerosissime anche le faccine il cui significato è spesso e volentieri frainteso. Credete di aver sempre interpretato le emoji in maniera corretta? Prova del nove sul sito di www.emojipedia.org, dove è stato stilato una sorta di dizionario con le interpretazioni ufficiali.

Apple ha recentemente condiviso le emoji che compariranno sui nostri smartphone entro la fine dell'anno: buone notizie per i calvi, i rossi e i ricci di capelli, che avranno anche i loro rappresentanti sulla tastiera. In arrivo anche le faccine del pappagallo, dell'aragosta, del mango, del canguro, del pavone, e di molto altro ancora.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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