Dpcm e coprifuoco, sparisce la parola «sindaci» dal decreto

Un mezzo dietrofront. Anche se la sostanza non cambia. Dopo le polemiche scattate quando ancora il provvedimento doveva essere firmato - con l'Anci che senza mezzi termini ha bollato come uno scaricabarile la scelta del Governo - nel testo finale del Dpcm scompare la parola «sindaci» per le restrizioni anti-movida.
All'art.1 del decreto che inasprisce le norme anti-Covid si legge che «delle strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, può essere disposta la chiusura al pubblico dopo le 21».
«La norma - ammette il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia a Rainews24 - è stata smussata. Detto questo, se c'è un quartiere da chiudere lo decidono i sindaci , i sindaci sanno che lo Stato è al loro fianco 24 ore su 24, dobbiamo tornare alla collaborazione massima».
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