Italia e Estero

Dopo 76 giorni a Wuhan cadono le ultime restrizioni

La bresciana Sara Platto che vive nella città focolaio dell'epidemia: «Riprendiamo con cautela. Le mascherine sono obbligatorie»
E WUHAN ORA "RIAPRE"
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Dopo 76 giorni, Wuhan, il focolaio della pandemia del coronavirus, è pronta a ripartire. La riapertura è stata graduale, a partire dalla fine di marzo. In queste ore cadono anche le restrizioni più vincolanti, a cominciare dalla possibilità di viaggiare di nuovo in treno e in aereo.

Per farlo è necessario essere in buona salute: ogni cittadino è stato controllato e potrà spostarsi solo se avrà ottenuto un codice verde, un Qr ok di «via libera» su app per la popolazione cinese, che dovrà utilizzarlo per entrare in ogni luogo, in modo da tracciare gli spostamenti e ricostruire i contatti in caso di contagio.

  • Wuhan riparte tra mille cautele
    Wuhan riparte tra mille cautele
  • Wuhan riparte tra mille cautele
    Wuhan riparte tra mille cautele
  • Wuhan riparte tra mille cautele
    Wuhan riparte tra mille cautele
  • Wuhan riparte tra mille cautele
    Wuhan riparte tra mille cautele
  • Wuhan riparte tra mille cautele
    Wuhan riparte tra mille cautele
  • Wuhan riparte tra mille cautele
    Wuhan riparte tra mille cautele
  • Wuhan riparte tra mille cautele
    Wuhan riparte tra mille cautele
  • Wuhan riparte tra mille cautele
    Wuhan riparte tra mille cautele
  • Wuhan riparte tra mille cautele
    Wuhan riparte tra mille cautele
  • Wuhan riparte tra mille cautele
    Wuhan riparte tra mille cautele

 Lo sblocco arriva quando i nuovi casi di coronavirus sono stati ormai azzerati a Wuhan, mentre per la prima volta dal 23 gennaio, la città, l'Hubei e l'intera Cina non hanno riportato alcun decesso.

Ma il timore di un contagio di ritorno o di un contagio da parte di asintomatici è alto, per questo, nonostante abbiano riaperto che negozi, ristoranti, e centri commerciali, l’allerta resta alta. Proprio oggi sono ripresi anche i collegamenti con il resto della Cina e del mondo.

«Per almeno due o tre settimane non prenderò mezzi pubblici o taxi – racconta Sara Platto, docente bresciana che vive a Wuhan -, tutti sono molto cauti e limiteranno le uscite agli spostamenti necessari o per lavoro. Vogliamo tutti capire come andrà prima di sentirci al sicuro. Di certo sarà obbligatorio uscire con le mascherine».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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