Italia e Estero

Dl Semplificazioni, ecco le nuove regole per gli appalti pubblici

Il decreto licenziato dal Governo ridefinisce le norme per i lavori pubblici. Impulso anche alla digitalizzazione della Pubblica amministrazione
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«É un decreto che semplifica, velocizza e sblocca una volta per tutte i cantieri e gli appalti. Questa riforma è il trampolino di lancio di cui l’Italia in questo momento ha bisogno». Lo ha detto il premier, Giuseppe Conte, in conferenza stampa da Palazzo Chigi, presentando il decreto semplificazioni, che aveva definito «la madre di tutte le riforme» e approvato in nottata dal Consiglio dei ministri con la formula «salvo intese». 

Di fatto, il dl esclude la gara di appalto per opere di valore inferiore ai 150mila euro: in questo caso i lavori verranno affidati direttamente alle ditte, ci sarà un affidamento diretto e verrà elevata la soglia. Una procedura di gara senza bando è invece prevista per lavori da 150mila euro sino a 5 milioni. Da ultimo, sopra la soglia europea, che per i lavori pubblici è di 5 milioni, la regola resta la gara ma con abbreviazione dei termini.

«Diamo poteri regolatori a tutte le stazioni appaltanti, non serve - ha proseguito Conte - necessariamente nominare un commissario per procedere speditamente, ma - ha spiegato Conte - prevediamo che in situazioni complesse si potranno nominare commissari e, sulla scia dell’esperienza già maturata, interverremo dando assetto unico alle norme sui commissari. Basta paura, oggi con la nuova normativa ci saranno più rischi per il funzionario che tiene ferme le opere e non per quello che le sblocca. Siamo arrivati a una situazione perversa, dobbiamo fermare e cacciare via la paura della firma. I funzionari pubblici devono essere messi nelle condizioni di poter sbloccare lavori e opere. Sino al 31 luglio 2021 la responsabilità per danno erariale sarà limitata al solo dolo».

Tra i cardini del provvedimento anche la digitalizzazione della Pubblica amministrazione. «Abbiamo un Paese a portata di click, si metteranno in comune tutte le banche dati, si pretenderà dalla Pa che sia tutto digitalizzato. Stop alle file agli sportelli, basta una app sul cellulare per autocertificazioni, istanze, dichiarazione agli uffici pubblici. I servizi saranno tutti accessibili tramite Spid, carta d’identità digitale, sarà tutto più semplice. Ci saranno meno scartoffie e gli uffici pubblici lavoreranno in automatico». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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