Dl Agosto, c'è il via libera: misure per 25 miliardi
Arriva il decreto di agosto, la terza «manovra» dell'emergenza coronavirus. 25 miliardi di misure, su cui si consuma un lungo braccio di ferro nel governo. In Consiglio dei ministri «abbiamo concordato nuove misure del dpcm che sarà in vigore». Lo dice il premier Giuseppe Conte a Palazzo Chigi.
L'ossatura è definita: ci sono il rinnovo della cassa integrazione e la proroga del blocco dei licenziamenti, circa 5 miliardi di fondi per enti locali e un miliardo per la scuola, la fiscalità di vantaggio per il Sud.
Il decreto si gonfia fino a diventare di 109 articoli, tra cui spuntano la diluizione del pagamento delle tasse sospese, ma anche una sanatoria per le concessioni balneari e un fondo per la formazione delle casalinghe.
Non ci sono però fondi per soddisfare tutte le richieste di partiti e ministeri e si litiga su una manciata di misure: Teresa Bellanova, capo delegazione di Italia viva, annuncia battaglia se sarà scontentata. Sono le sette di sera quando si riunisce il Consiglio dei ministri per il varo della manovra agostana per tamponare la crisi. Alla vigilia, le riunioni si susseguono fino a notte fonda e poi ancora per tutto il giorno. La Ragioneria passa al vaglio norme e coperture, ne mette sotto la lente una decina.
Tra queste c'è il bonus «Filiera Italia», voluto da Bellanova per aiutare i ristoranti con risorse a fondo perduto per l'acquisto di prodotti Made in Italy. La ministra propone una misura da 900 milioni, se la vede ridurre a 400 milioni, solo per i ristoranti che abbiano subito un calo del fatturato. E decide di lasciare la clinica dove doveva essere ricoverata fino a lunedì per accertamenti, per essere presente in Cdm a difendere la sua norma. La misura di Bellanova sembra comunque sopravvivere a una tagliola che fa saltare il bonus sui consumi per il quale spingevano il M5s e in particolare i sottosegretari allo Sviluppo economico Stefano Buffagni (M5s) e Alessia Morani (Pd).
Per incentivare i consumi ci sarà, ma solo da fine anno, il piano cashless per premiare chi paga al ristorante o nei negozi con carta di credito. Mentre per aiutare i commercianti dei centri storici arriva il contributo a fondo perduto voluto dal ministro Dario Franceschini per 29 città d'arte, da Roma a Venezia, da Como a Bergamo, per sostenere le attività commerciali vista la «massiccia perdita di turisti stranieri» causa Covid.
Dopo lungo pressing, la sottosegretaria Cecilia Guerra di Leu festeggia l'ingresso nel decreto di una nuova tranche da 400 euro del reddito di emergenza per i più indigenti. Mentre si litiga per tutto il giorno sulle tasse: nel decreto dovrebbe approdare lo slittamento da novembre ad aprile delle tasse degli autonomi - altra battaglia di Iv - e la diluizione in 24 rate del pagamento delle tasse sospese in pieno lockdown (ma la metà va pagata entro dicembre).
Per i Comuni, sul piede di guerra perché lamentavano risorse insufficienti, arrivano altri 500 milioni. Mentre i sindacati sono ancora silenti sulla soluzione scelta dal governo per prorogare il blocco dei licenziamenti a metà novembre e poi legarlo all'uso di cassa integrazione e decontribuzione. Il Pd sembra vincere le resistenze del M5s: fino a fine anno sarà possibile, in deroga al decreto dignità, prorogare contratti a tempo determinato senza indicare la causale. Ma tra la misure del testo che promettono di far discutere spunta una norma «salva pertinenziali», una sorta di condono, che permetterebbe ai concessionari delle spiagge che abbiano un contenzioso aperto per lo Stato, di sanare quanto dovuto pagando il 30% in un'unica soluzione o il 60% a rate.
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