Italia e Estero

Dal Vittoriale a Roma? Giordano Bruno Guerri in pole position per il ministero della Cultura

Bianca Terzoni
Nel totonomi del successore di Dario Franceschini nel governo Meloni c'è anche quello dello storico e scrittore
Giordano Bruno Guerri - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
Giordano Bruno Guerri - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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Chissà cosa direbbe il Vate, Gabriele D'Annunzio, nell'apprendere che l'attuale «inquilino» del suo Vittoriale potrebbe a breve cambiar casa, per accedere al Collegio Romano dell'Urbe, sede capitolina nientemeno che del Ministero della Cultura. Fuori di metafora: nelle ore concitate in cui si decidono le sorti e la composizione del prossimo governo Meloni, per il Ministero della Cultura circola insistentemente il nome di Giordano Bruno Guerri: storico, scrittore, manager editoriale e attuale presidente della Fondazione Il Vittoriale degli italiani. 

Chi è Giordano Bruno Guerri

Per i bresciani è un nome divenuto piuttosto familiare. Nato il 21 dicembre 1950 a Iesa (Monticiano), in provincia di Siena, ha consacrato la propria vita alla storia, ma nel tempo non ha mancato di manifestare posizioni politiche anche inattese, vicine talora persino al Partito Radicale. Oggi potrebbe ambire ad entrare nel governo Meloni con Fratelli d’Italia. Si definisce un «liberale, liberista, libertario, ed ex libertino». 

Studioso del XX secolo italiano e del Ventennio fascista, è stato assessore alla Cultura in Calabria nel 1997, nel comune di Soveria Mannelli, nel Cosentino, dimettendosi circa un mese dopo. La causa, tra quelle più singolari, fu «per eccesso di cene ufficiali», come da lui stesso detto. Durante la carica fu anche promotore della prima Notte bianca in Italia, nell’agosto del 1997. 

Considerato uno dei massimi esperti dell’opera e della vita di Gabriele D’Annunzio, dal 2008 è presidente della Fondazione Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera, la casa museo del grande poeta, e sovrintende tuttora al grande lavoro di conservazione, rinnovamento e comunicazione del complesso monumentale dannunziano. Il Vittoriale è stato privatizzato nel 2010 - non riceve più finanziamenti statali - e dà lavoro a 43 persone. 

In precedenza, a Viareggio Guerri ha diretto la scuola di scrittura «Officina del Premio», istituzione che rimanda al celebre concorso letterario che alla cittadina rivierasca deve il nome. Proprio a Viareggio nel 2018 ha ricevuto il premio speciale città di Viareggio per i suoi studi, i libri e la divulgazione dell’opera dannunziana. Ha fondato e dirige attualmente Garda Musei, associazione culturale e turistica fra comuni, musei, e istituzioni. 

Recentemente è stato insignito del Premio Donna del Marmo 2022 a Verona per il suo progetto «Riconquista». Obiettivo del progetto è stato il restauro e la pulizia dei luoghi del Vittoriale e il rivestimento in marmo rosso dell’Anfiteatro di Verona. 

Altri nomi 

Tra gli altri nomi che potrebbero ambire al ministero della Cultura c’è quello di Vittorio Sgarbi, che però ha precisato che preferirebbe ambire ad un ipotetico ministero del «Patrimonio». Possibili anche i nomi di Federico Mollicone, Responsabile Cultura di Fratelli d’Italia, e di Lucia Borgonzoni, già sottosegretaria al ministero della Cultura nel Governo Draghi e nel Conte I. Tuttavia, fino a consultazioni concluse, la lista ufficiale dei ministri del nuovo governo non sarà ancora presentata. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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