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Dai congedi alle tasse rinviate: cosa prevede il Ristori Bis

Il provvedimento, al momento di 24 articoli, dovrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri nella notte
Fisco e tasse (simbolica) - © www.giornaledibrescia.it
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Congedi retribuiti al 50% e bonus babysitter da 1000 euro per aiutare le famiglie delle zone rosse, con i figli alle medie, ma a casa in didattica a distanza. Lo prevede la bozza del decreto Ristori Bis che punta anche al rinvio degli acconti di novembre «delle imposte sui redditi e dell'Irap» per tutte le partite Iva delle zone rosse che dovranno chiudere. In relazione al primo dl Ristori «sono stati disposti i bonifici in favore di più di 211 mila imprese, per un totale di oltre 964 milioni di euro», dichiara il ministro Gualtieri. 

Con Ristori bis si elimina per le categorie più colpite dalla stretta il vincolo previsto dal decreto Ristori, che rinviava da novembre ad aprile gli acconti per i soggetti Isa e forfettari con perdite almeno del 33%. La misura riguarderà tutte le attività che rientreranno nel nuovo elenchi dei codici Ateco allegati al decreto e che operano nelle «aree del territorio nazionale, caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto». 

Il provvedimento, al momento di 24 articoli, dovrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri.

I congedi potranno essere richiesti se non è possibile lo smart working per l'intera durata della chiusura delle scuole. Potranno richiederli anche le famiglie con disabili in caso di chiusura delle scuole o dei centri diurni, indipendentemente dall'età dei figli.

Ci sarà poi un «fondo straordinario» per sostenere il Terzo settore: lo prevede la bozza del decreto Ristori. Il fondo, istituito al ministero del Lavoro, servirà a finanziare «interventi a favore di organizzazioni di volontariato», «associazioni di promozione sociale» e «organizzazioni non lucrative di utilità sociale».

Altre 19 categorie sono ammesse ai contributi a fondo perduto tra il 100% e il 200% previsti dal decreto ristori 1: lo prevede la bozza della tabella dei codici Ateco aggiornata, che sarà allegata al decreto. Compaiono molte delle categorie che avevano lamentato l'esclusione in questi giorni: avranno contributi al 100% i bus turistici e anche i trasporti lagunari, i fotoreporter, chi fa corsi di danza, le lavanderie industriali, i negozi di bomboniere i traduttori e anche i produttori di fuochi d'artificio. Al 200% arriveranno invece guide alpine, musei, biblioteche, monumenti e anche orti botanici e zoo. Incluse anche la ristorazione senza somministrazione, come rosticcerie e pizzerie al taglio, e gli internet point, che avranno un ristoro al 50% di quanto già avuto in estate.  

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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